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Val di Susa, travolse coppia in moto: condannato a 15 anni

elisa ferrero

Condannato Maurizio De Giulio, che nel luglio 2017 aveva rincorso e investito una coppia in moto, in seguito a una lite per una mancata precedenza.

Accolta la richiesta della Procura di Milano. Nella giornata di giovedì 20 dicembre 2018, al termine del rito abbreviato, il gup ha condannato a 15 anni e 8 mesi Maurizio De Giulio, elettricista della provincia di Torino. Per lui l’accusa era di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e lesioni aggravate. Nel luglio 2017 in Val di Susa l’uomo aveva infatti rincorso e investito una coppia che viaggiava in moto, in seguito a una lite per una mancata precedenza.

Riconosciuto il dolo

Nel violento schianto moriva Elisa Ferrero, 27 anni, mentre il fidanzato 29enne Matteo Penna è rimasto ferito gravemente. Dopo un periodo in coma, il giovane è stato costretto ad un lungo percorso riabilitazione. Quando fermato, l’elettricista è risultato positivo all’alcol test, ammettendo di aver bevuto prima di mettersi alla guida. Dopo l’incidente un testimone ha sentito Maurizio De Giulio dire “non mi dispiace per niente”, quando sceso dal furgone. Una volta in carcere però l’elettricista ha preso carta e penna per chiedere scusa alle famiglie dei due ragazzi.

L’imputato, dopo la sentenza, è uscito dall’aula in lacrime. Oltre al carcere, il giudice ha anche stabilito un risarcimento provvisionale da 300mila euro per il giovane rimasto ferito. “Per noi va bene perché ha tenuto conto dell’impianto accusatorio. Era fondamentale che non venisse considerato omicidio colposo e che venisse riconosciuto il dolo” spiegano gli avvocati Fabio Ghiberti ed Elena Negri, legali della famiglia di Elisa Ferrero che per il risarcimento ricorreranno in sede civile.

“È stato riconosciuto che l’uomo si è messo volontariamente all’inseguimento dei giovani – viene infatti sottolineato – Chi, su quella strada, viaggia ai 130 km orari non può non accorgersi delle conseguenze. Se a un certo punto ha frenato, è stato per non farsi del male, per evitare di schiantarsi nella rotonda. Se avesse voluto evitare i ragazzi, avrebbe sterzato”.