Antonella Ferrari Il 30enne Mattia Mingarelli aveva preso in affitto un rifugio di montagna per trascorrere una breve vacanza. E’ stato però ritrovato senza vita nei pressi della baita. Non sono ancora chiare le cause del decesso. Gli inquirenti stanno indagando a tutto campo. “Non escludiamo alcuna ipotesi” hanno riferito.
Il ritrovamento di Mattia Mingarelli
Il corpo di Mattia è stato rinvenuto a poche centinaia di metri dalla baita che aveva preso in affitto in località Barchi, a Chiesa in Valmalenco. Il ritorovamento è avvenuto nei pressi di un rifugio, che è stato posto sotto sequestro. Proprio lì, infatti, il 30enne è stato visto per l’ultima volta prima della scomparsa. Le notizie sul ritrovamento sono frammentarie. Ciò che è noto è che il corpo è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì 24 dicembre. Nessuna informazione riguardo alle cause del decesso. Sul corpo non è stato ancora eseguito un esame approfondito. Gli inquirenti sospettano che il corpo possa essere stato spostato. Se ciò dovesse essere confermato, sarà necessario capire chi l’abbia spostato e perché.
Ricerche senza sosta
Mattia Mingarelli era un agente di commercio originario del comasco. Il giovane era scomparso il 7 dicembre e per giorni erano stati battuti i boschi con l’ausilio di droni, elicotteri e cani molecolari. Sin da subito si era escluso l’allontanamento volontario. “La famiglia è stata avvertita dalle forze dell’ordine e si sta recando sul posto” si è limitata a dire Stefania Amato, legale dei genitori di Mattia.
