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Terremoto Sicilia, voragini e crolli: 600 sfollati

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Il terremoto che ha colpito la Sicilia ha lasciato gravi conseguenze. 600 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case

Situazione critica in Sicilia, alle pendici dell’Etna. Uno sciame sismico, che ha seguito l’eruzione del vulcano, sta creando gravi danni. La scossa più forte è stata registrata nella notte tra Natale e Santo Stefano. La magnitudo è stata di 4.8 con ipocentro a pochi chilometri di profondità, ed epicentro nella zona di Zafferana Etnea. Più di 600 persone hanno abbandonato la propria abitazione per correre ai ripari. Diverse voragini si sono aperte lungo le strade, motivo per il quale alcuni tratti sono stati interdetti al traffico.

La rabbia degli sfollati

La regione Sicilia ha redatto una convenzione con Federalberghi per ospitare i 600 sfollati all’interno delle strutture turistiche della zona. I comuni colpiti in maniera importante sono sei: Zafferana Etnea, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catanea, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina. Centinaia le case devastate dalle scosse. Gli sfollati non riescono a trattenere la rabbia rispetto al fatto che nessuno li abbia avvertiti di quanto stava per accadere. “Nel giorno di Natale – ha raccontato qualcuno – ci sono state oltre 50 scosse, ma non è arrivata nessuna allerta“.

Danni alla viabilità

L’autostrada A18 Catania-Messina è stata chiusa nel tratto compreso tra Giarre e Acireale. Sembra infatti che il terremoto abbia provocato delle gravi lesioni all’asfalto con conseguente apertura di alcune voragini. Sono in corso tutte le verifiche su sicurezza e stabilità dei tratti interessati. Per quanto
riguarda il trasporto aereo, l’aeroporto internazionale di Catania funziona regolarmente, mentre la circolazione ferroviaria ha subito diversi disagi con alcuni treni sostituiti da autobus.

catania strade

Numerosi i danni

I crolli hanno interessato circa 15 abitazioni private e alcune chiese. Ad Acireale sono venuti giù il campanile e la statua di Sant’Emidio, considerato il protettore dei terremoti. In molti sono ricorsi alle cure mediche, sia attraverso l’intervento delle ambulanze, sia recandosi autonomamente in ospedale.
La scossa di 4.8 è stata registrata alle 3,19 ed è stata preceduta da un lungo sciame sismico. L’Ingv di Catania ha riferito che questa sismicità “non lascia tranquilli” e ricorda quella dell’ottobre del 1984. Si esclude tuttavia un collegamento con l’attività dello Stromboli perché “appartengono a due contesti
geodinamici diversi”.

La visita di Di Maio

Il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato via Twitter la sua visita nei luoghi colpiti dal sisma, prevista per la giornata di giovedì 27 dicembre. “Ho sentito il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli. Stanno monitorando tutto e si stanno muovendo con i primi sopralluoghi per valutare le entità dei danni e pianificare gli interventi di assistenza” ha riferito. Intervenuto sui social anche il premier Conte: “Vicino alle popolazioni del catanese per il terremoto. Seguo gli sviluppi in costante contatto con Borrelli. Ringrazio la macchina dei soccorsi che si è mobilitata. Auguro ai feriti una pronta guarigione”. Matteo Salvini ha voluto invece ringraziare tutti i vigili del fuoco intervenuti.