Daniele Orlandi La terra torna a tremare alle pendici dell’Etna. Una nuova scossa di terremoto di una certa rilevanza è stata registrata nel Catanese, nella medesima area epicentrale di quelle avvenute nel corso dell’ultima decade del mese di dicembre 2018. Il movimento tellurico ha raggiunto una magnitudo di 3.4 gradi della scala Richter, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed è stato avvertito dalla popolazione che vive nei paesi ubicati in prossimità del vulcano ma anche a Giarre e Catania, dunque sulla fascia costiera.
Terremoto magnitudo 3.4 distintamente avvertito
Il terremoto è avvenuto alle 19.30 con ipocentro estremamente superficiale, individuato a soli due chilometri di profondità, proprio come per le precedenti scosse, a testimonianza dello stretto legame che intercorre tra l’attività eruttiva dell’Etna, il movimento di magma sotterraneo ed i terremoti ascritti nello sciame sismico che prosegue da giorni. L’epicentro si trova a poca distanza dai comuni di Zafferana Etnea e Ragalna, pesantemente danneggiati dalla scossa più intensa dello sciame, che ha raggiunto una magnitudo di 4.8 gradi della scala Richter.
Scossa in Sicilia, le prime verifiche
Il sisma del 30 dicembre non avrebbe invece provocato danni a cose o persone: la Protezione Civile si è comunque attivata per effettuare una serie di accurati rilievi e verifiche in loco, soprattutto nelle strutture e sui tratti stradali già danneggiati in precedenza.
