Un ragazzo di 14 anni si è tolto la vita a Torino, gettandosi dal ponte Vittorio Emanuele I. Il suicidio è avvenuto nel centro del capoluogo piemontese, sotto gli occhi di numerosi passanti che stavano trascorrendo il primo dell’anno in città. Il 14enne è morto sul colpo, dopo aver sbattuto la testa con violenza sul marciapiede del Lungopo, sotto la passeggiata dei Murazzi. I soccorritori del 118, immediatamente allertati dai testimoni, hanno tentato inutilmente di salvarlo. Secondo le prime indiscrezioni, il ragazzo avrebbe inviato ai genitori un sms di addio poco prima di compiere il tragico gesto. Al momento la polizia non ha reso noto il contenuto del messaggio né le ragioni che hanno spinto il ragazzo a gettarsi dal ponte. La giovane vittima, la cui identità resta ancora sconosciuta, era residente a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. Aveva raggiunto la città nel pomeriggio e intorno alle 16.30 si è tolto la vita. Sembra probabile che si trovasse a Torino per incontrare amici o familiari.
Torino, 14enne suicida per cyberbullismo
La vicenda del 14enne suicida a Torino ricorda quella di Aurora Cerullo. Nel 2014 la ragazza, anche lei di soli 14 anni, si è gettata dal balcone di casa in via Paganini, nel capoluogo piemontese. Voleva porre fine alla propria sofferenza, causata da interminabili insulti che i coetanei le rivolgevano sul sito Ask. “Sei un cesso, vatti a nascondere“: è solo uno dei tanti messaggi ritrovati dai carabinieri sul computer e sul telefono dell’adolescente. La polizia ha aperto un’indagine per individuare i cyberbulli, accusati di istigazione al suicidio.