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Torino, gay picchiato dai vicini di casa: "Ti ammazziamo"

Torino, gay malmenato dai vicini di casa

Prognosi di 30 giorni per il 53enne, invalido civile, aggredito da 10 persone: "Gli attacchi di panico mi stanno attanagliando".

Un caso di violenza e omofobia nella periferia di Torino. Leonardo, uomo di 53 anni, nel pomeriggio del 2 gennaio, è stato picchiato da un gruppo di condomini (una decina di giovani) nel cortile della sua casa. La follia si è scatenata quando l’uomo ha detto di non avere una sigaretta (al gruppo che gliela aveva chiesta). Due persone hanno raggiunto Leonardo sul pianerottolo del suo appartamento urlandogli: “Brutto ricchione, ti ammazziamo!”. Il 53enne poteva anche essere accoltellato se non fosse intervenuto il suo compagno, il quale non è riuscito a impedire il furto del portafoglio e delle chiavi di casa. Lo riferisce Gaynews.

Le lesioni riportate

Leonardo è un invalido civile e lo scorso novembre è stato sottoposto a una non semplice operazione al cuore. Sul corpo porta i segni del pestaggio: ha lasciato l’ospedale Le Molinette con una prognosi di 30 giorni per via di lesioni multiple, ecchimosi e frattura del setto nasale. Il suo compagno si è recato dai Carabinieri per sporgere denuncia.

“Sono sotto shock”

Il 53enne ha manifestato il suo stato d’animo in un’intervista a Gaynews: “Sono sotto shock, barricato in casa. Gli attacchi di panico mi stanno attanagliando. Come se non bastasse, ieri una decina di persone, per lo più madri e familiari dei miei aggressori, hanno iniziato a urlare nel cortile dello stabile: ‘Ricchione, scendi. Te la facciamo vedere noi’. Un incubo, che spero possa presto terminare”. Già, nessuno ha preso le difese dell’uomo e anche al momento dell’aggressione un condomino avrebbe gridato: “La gente matta e pericolosa come voi va bruciata”. Parole che fanno male quanto i calci e i pugni ricevuti.