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Pescara, induceva alla prostituzione la figlia 12enne: arrestata

violenza

Per giocare al Bingo una mamma di Pescara faceva prostituire la figlia di 12 anni, anche con un anziano di 92 anni e un ragazzo disabile.

Una donna pescarese è stata arrestata mercoledì 2 gennaio 2018 dalla squadra mobile. La 52enne è stata condannata a più di 9 anni di carcere per aver fatto prostituire la figlia di 12 anni, in cambio di denaro. In base alle indagini il reato è stato commesso a Pescara nel luglio e agosto 2011.

Vende la figlia per il Bingo

La bambina, stando a quanto ricostruito dagli investigatori e in sede giudiziaria, fu costretta a fare sesso dalla mamma anche con un vicino di casa di 92 anni e ad un ragazzo 18enne disabile. La donna utilizzava poi i soldi ottenuti sfruttando la figlia non solo per le spese quotidiane ma per giocare al Bingo.

La piccola viveva in un cotesto familiare disastrato. La madre infatti prima di questo episodio era stata indagata nel 2004 per aver indotto il fratello a violentare una disabile. Nel 2010 era stata invece denunciata per un furto ad un anziano. Non è chiaro come le forze dell’ordine siano venuti a conoscenza dell’induzione alla prostituzione della bambina.

Al termine dell’inchiesta, la donna è stata condannata in primo grado il 4 maggio del 2016, sentenza poi confermata dalla Corte d’Appello dell’Aquila e successivamente dalla Corte di Cassazione, il 5 dicembre 2018. Adesso per la 52enne si sono aperte le porte del carcere di Chieti. La donna dovrà scontare 9 anni e 3 mesi di reclusione. Condannata inoltre ad una pena pecuniaria di 25mila euro. I giudici infine le hanno tolto a vita la patria potestà. Stando ai media locali la figlia, ormai maggiorenne, sarebbe riuscita a rifarsi una nuova vita, forse affidata ad un’altra famiglia.