Redazione Notizie.it Nella mattinata di giovedì 10 gennaio i carabinieri di Siracusa hanno arrestato un uomo colpevole di aver violentato una ragazzina di 12 anni affetta da un grave ritardo mentale. La segnalazione che avrebbe fatto scattare l’arresto è giunta dagli stessi genitori della ragazza che avrebbero ascoltato la breve confessione della figlia. I carabinieri, dopo aver ascoltato prima i genitori hanno poi accolto la testimonianza anche della giovane, che nonostante la disabilità è riuscita a dare un racconto preciso dell’accaduto. L’uomo, un 40enne di Avola, approfittando del fatto che i genitori della ragazza non fossero in casa, si sarebbe intrufolato di volta in volta nell’appartamento con l’obbiettivo di violentare la giovane.
Il gesto terribile
La segnalazione è arrivata dai genitori e da tutte le persone che col passare del tempo sono venute in contatto con le testimonianze della ragazzina, che in più occasioni avrebbe denunciato l’accaduto. A causa della condizione della ragazza la situazione è sin da subito apparsa molto complessa. Le autorità intervenute infatti prima di procedere con l’arresto hanno voluto confermare la colpevolezza dell’uomo. Hanno quindi preso in esame alcuni indumenti della piccola che hanno immediatamente inviato ai R. I.S. di Messina, che dopo le analisi hanno confermato gli abusi. L’uomo adesso è stato portato al carcere di Cavadonna nei pressi di Siracusa, dove attenderà il processo nei suoi confronti. Le indagini sono state coordinate dal procuratore Fabio Scavone e dal pm Tommaso Pagano. L’uomo avrebbe continuato a violentare la ragazza per diverso tempo, anche grazie alla fiducia che la ragazza riponeva nei suoi confronti in quanto vicino di casa.
