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Torino, si ubriaca e picchia la moglie: il figlio lo fa arrestare

Torino, padre violento, figlio lo fa arrestare

Un uomo di 50 anni, di origine marocchina ma residente a Torino, è stato denunciato dal figlio per violenza domestica sulla moglie: arrestato.

Un uomo di 50 anni, di origine marocchina, è stato arrestato dalla polizia di Torino per maltrattamenti. L’uomo era solito picchiare e insultare la moglie. Il figlio, stanco della situazione, ha chiamato gli agenti dopo l’ennesimo episodio di violenza familiare. Il padre è tornato ubriaco nella loro abitazione, nella periferia sud del capoluogo piemontese, e si è scagliato contro la donna. Lei, per proteggersi dalle percosse, si è rifugiata nella camera del figlio. All’arrivo degli agenti, il 50enne ha opposto resistenza all’arresto e ha cercato di prendere a calci anche i poliziotti. Su di lui gravano anche le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Figlio denuncia padre violento

A ottobre, un 18enne di Genova ha denunciato il padre alla polizia per maltrattamenti sulla moglie e sui figli minori. La donna, 45 anni, non ha mai sporto denuncia contro il coniuge, nonostante le percosse ricevute da lei e dai figli di 10 e 12 anni fossero quasi quotidiane. Una sera, il figlio maggiore ha filmato le violenze col proprio cellulare. Non appena il padre ha lasciato l’abitazione, il ragazzo ha portato i fratelli al sicuro da una vicina di casa. Poi si è messo in contatto con la polizia e ha mostrato agli agenti il video. Le indagini, condotte dal dirigente Alessandra Bucci e dal funzionario Filippo Cocca, hanno portato all’arresto dell’uomo.

Nel settembre 2017, un ragazzo di Pozzuoli ha confessato l’omicidio del padre violento. La vittima è Giuseppe Leggiero, imprenditore caseario della provincia di Caserta. L’uomo è deceduto in ospedale per le conseguenze di una ferita da coltello al torace. Il figlio Daniele, 28 anni, è stato accusato di omicidio volontario. Il ragazzo ha dichiarato di aver agito per porre fine a una colluttazione tra lui e la madre. “Ho cercato di allontanarlo fisicamente da mamma, l’ho spinto, gli ho gettato contro degli oggetti per fermarlo”, ha raccontato. “Poi l’ho colpito con un coltello da cucina”.