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Vesuvio, torna il rischio eruzione: piano di evacuazione a febbraio

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Si parla di nuovo di emergenza eruzione Vesuvio. Le istituzioni si sono incontrate per definire le modalità di evacuazione dei territori vicini al vulcano.

Di nuovo si parla di emergenza per una possibile eruzione del Vesuvio, nella giornata di mercoledì 9 gennaio 2019 si è tenuta infatti una riunione a Palazzo Santa Lucia. L’incontro verteva sulla preoccupazione che gli ultimi dati registrati potrebbero indicare un risveglio dell’attività vulcanica. L’incontro ha visto la presenza del Capo Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli e il Presidente Vincenzo De Luca, che si sono incontrati per definire il protocollo da seguire per le città nell’area Vesuvio e Flegrea. Il principale obbiettivo del piano è quello di spostare la maggior parte delle persone nel minor tempo possibile. Con spostamenti nelle regioni e nelle provincie autonome vicine.

Il piano di evacuazione

Durante l’incontro inoltre le cittadine dell’area si sono gemellate con i paesi delle zone che andranno a ospitare gli eventuali sfollati. L’obbiettivo però rimane abbassare le tempistiche. Infatti ci si augura che questo piano sia pronto almeno entro febbraio, per offrire la possibilità di essere in grado in caso di tragedia di mettersi in salvo. Ha infatti così affermato Domenico Tuccillo, presidente dell’Anci Campania. “Mi auguro che non si arrivi mai all’evacuazione cautelativa di migliaia e migliaia di cittadini dei nostri Comuni a causa delle effettive minacce di flussi piroclastici dal Vesuvio. Ma dobbiamo comunque essere pronti e responsabili. Su questo non si scherza, si tratta di salvaguardare le vite umane dagli effetti di una possibile eruzione. Per questo motivo vigileremo affinché il processo di pianificazione si concluda, rendendo operativi i gemellaggi in tempi certi e prima dell’estate”.