> > Meningite, grave una 25enne a Firenze. In coma 60enne a L'Aquila

Meningite, grave una 25enne a Firenze. In coma 60enne a L'Aquila

meningite

Una ragazza di 25 anni rimane grave all'ospedale fiorentino di Careggi. In coma invece una donna di 60 anni a Firenze. Entrambe colpite da meningite.

Due casi di meningite da meningococco in pochi giorni. Una donna 60enne di origine romana è stata ricoverata a L’Aquila. Per il grave stato infiammatorio è entrata in coma. Gravi anche le condizioni di una ragazza di 25 anni ricoverata all’ospedale Careggi di Firenze. Sembra che la giovane si fosse vaccinata nel 2016.

Grave a Firenze

Rimane in prognosi riservata la giovane colpita da una forma di meningite meningococcica. La 25enne, di Signa, è stata ricoverata all’ospedale fiorentino di Careggi nella serata di domenica 13 gennaio 2019. Come riporta la Nazione la ragazza si sarebbe vaccinata contro la meningite nel 2016. Attualmente sembra che la paziente sia stata colpita dal ceppo C, ma sono ancora in corso le analisi per stabilire con certezza il tipo di meningococco che l’ha infettata.

La Asl Toscana centro informa in una nota che “sta già provvedendo a chiamare direttamente i contatti stretti della giovane per i quali è opportuna la profilassi”. Per contatti stretti si intende “conviventi, partner sessuale, compagni di classe, compagni di lavoro che condividono la stessa stanza, operatori sanitari esposti, persona seduta accanto per almeno 8 ore”.

In coma a L’Aquila

Ricoverata invece a L’Aquila una 60enne di origine romana. Come riferisce Sky Tg24 la donna è stata portata in ospedale la sera di giovedì 10 gennaio 2019 a causa di un forte mal di testa e per la febbre alta. Quando visitata, i medici hanno riscontrato che la paziente era anche in stato confusionale. Fin da subito è stata assistita nel reparto Malattie infettive ma successivamente è stata trasferita in rianimazione.

La 60enne, colpita da meningite da meningococco, è entrata infatti in coma per il grave stato infiammatorio. Le sue condizioni di salute rimangono per il momento stazionarie. I medici si riservano di valutare i possibili danni cerebrali quando la donna si risveglierà dal coma.