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Perugia, donna morta in casa con un coltello nella schiena

Perugia, donna morta in casa con un coltello nella schiena

Una donna di 69 anni residente in provincia di Perugia è stata trovata uccisa nella sua casa con un coltello piantato nella schiena.

Trovata con un coltello piantato nella schiena. Una donna di 69 anni è stata uccisa a coltellate ed è stata ritrovata con l’arma del delitto ancora conficcata nel suo corpo. I carabinieri stanno effettuando gli opportuni rilevamenti. Al momento le forze dell’ordine starebbero concentrando le indagini intorno al nucleo famigliare della vittima. Secondo le ricostruzioni degli investigatori a dare l’allarme sarebbero stati alcuni vicini e la figlia della vittima, che si era rivolta inizialmente al centro di salute mentale che aveva in cura la 69enne.

Uccisa con un coltello

La donna si chiamava Augusta Brunori ed era originaria di Cervetari, a Nord-Ovest di Roma, ma da tanti anni si era trasferita in Umbria. Secondo quanto riportato da La Repubblica, la donna sarebbe stata trovata con diverse ferite da taglio lungo tutto il corpo. La vittima viveva nella stessa casa con la figlia e il marito. Quest’ultimo sarebbe stato assente quando la moglie è stata uccisa. La figlia della vittima è stata sentita immediatamente dagli investigatori, che dopo l’interrogatorio l’hanno condotta in ospedale, perché sconvolta.

Precedenti: il caso di Chiaravalle

A Chiaravalle, nel Luglio del 2018, è stata trovata un’altra donna uccisa a coltellate. La vittima si chiamava Emma Grilli, di 85 anni. Come riferisce Tgcom24, il corpo della anziana uccisa è stato ritrovato dal marito, Alfio Vichi, uscito di casa per andare a prendere il pane. Dopo una luna indagine, infine, gli investigatori hanno arrestato il vicino della donna, Maurizio Marinangeli, di 57 anni, affetto da ludopatia.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine il 57enne avrebbe aggredito la donna, uccidendola a colpi di coltello, per poi mettere a soqquadro la casa e prendere alcuni preziosi della vicina da rivendere a un Compro Oro, da cui avrebbe ricavato 400 euro. Gli inquirenti avrebbero puntato il dito contro il vicino di casa della donna a seguito di riscontrate contraddizioni tra le sue dichiarazioni circa i suoi spostamenti nella giornata dell’omicidio, rispetto a quanto dichiarato dai testimoni oculari.