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Arresto Battisti, il video di Bonafede rivela l'identità di un agente

Cattura, Cesare Battisti, volto carabiniere

E' polemica contro il ministro Bonafede per il video sull'arresto di Cesare Battisti, avrebbe violato la copertura di un poliziotto in borghese.

Non soltanto il video di Cesare Battisti diffuso dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede su Facebook è stato da molti considerato di cattivo gusto ma potrebbe aver anche causato seri problemi ad un uomo in divisa. Immediatamente dopo la diffusione della clip, che romanza con musica in sottofondo le varie fasi successive all’arresto del latitante, dal fermo in Bolivia fino all’arrivo in Italia, Bonafede è stato oggetto di una serie di critiche per presunte violazioni delle norme a tutela delle persone arrestate. Ma i più attenti hanno fatto notare che, a causa del filmato, la copertura di un agente di polizia, distintamente inquadrato in alcuni frangenti, sarebbe stata messa a rischio.

Video Battisti, violate copertura di un agente

L’istante incriminato, sottolinea Tpi, è quello al minuto 1.50 del video quando viene filmato un uomo in borghese accanto a Cesare Battisti, mentre al latitante vengono prese le impronte digitali. Non appena l’agente si rende conto di essere stato ripreso, si copre in tutta fretta il volto con una sciarpa per cercare di nascondere la sua identità, comunque rivelata in alcuni frame della clip. Per molti uno scivolone pesante, dopo le molteplici segnalazioni di violazioni dell’articolo 114 del Codice di procedura penale da un lato e dell’articolo 42 bis dell’Ordinamento penitenziario. La prima norma impone infatti il divieto per “la pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica” mentre il secondo articolo impone l’adozione di “opportune cautele per proteggere” gli arrestati “dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità”.

Esposto in Procura per il video di Bonafede

Un filmato che, secondo Andrea Maestri di Possibile, va “al di là di ogni umana decenza” ed in seguito alla cui diffusione sarà necessario presentare un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni al Guardasigilli. Il ministro ha messo a repentaglio la sicurezza di agenti sotto copertura, ironia della sorte quelli che il Movimento 5 Stelle dice di voler adeguatamente tutelare”. Peraltro nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione su Facebook del filmato, la Camera Penale di Roma ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto in Procura.