> > Caporalato a Latina, migranti in "condizioni disumane": 6 arresti

Caporalato a Latina, migranti in "condizioni disumane": 6 arresti

caporalato

Sgominata a Latina un'organizzazione dedita al caporalato. I migranti venivano stipati in furgoni e costretti a lavorare anche 10 ore al giorno.

Nel 2019 in Italia esistono ancora diverse forme di schiavitù lavorativa. Tra queste c’è sicuramente il caporalato, ovvero quella forma di reclutamento della manodopera attuato appunto dai cosiddetti caporali. Dalle prime ore della mattinata di giovedì 17 gennaio 2019 è in corso un’operazione (ribattezzata “Commodo”) della squadra mobile di Latina e del Servizio centrale operativo di polizia nei confronti di un’organizzazione criminale dedita proprio a questo tipo di sfruttamento.

Caporalato a Latina

Le vittime erano finite nella rete di una cooperativa fittizia e costrette a lavorare nei campi anche una decina ore al giorno, per una paga di 4 euro l’ora. Si tratta di circa 400 stranieri, prevalentemente romeni e nordafricani, che erano impiegati in agricoltura e costretti a lavorare “in condizioni disumane“, come riferiscono le forze dell’ordine.

A finire in manette sei italiani, accusati di violazione della normativa sul caporalato. I reati contestati a vario titolo vanno dall’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro all’estorsione, dal riciclaggio a reati tributari. Stando a quanto riporta repubblica.it, nell’inchiesta sarebbero coinvolti anche un sindacalista e un ispettore del lavoro, quest’ultimo accusato di corruzione.

Stipati nei furgoni come bestie

L’indagine è durata circa un’anno e mezzo. Gli investigatori, oltre ad appurare che ai braccianti non venivano garantite nemmeno le protezioni minime, hanno scoperto che i lavoratori erano spesso stipati in furgoni anche in numero doppio rispetto alla capienza del mezzo e trasportati così da un paese all’altro, a grave rischio della loro incolumità. Sequestrati decine di automezzi, beni e case dei 6 arrestati arrestati.