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Torino, strangola il figlio adottivo con il cavo del PC

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Un 70enne residente a Sant'Antonio di Susa al culmine di una lite ha preso il cavo del Pc e lo ha usato per soffocare il figlio adottivo

Litiga con il figlio adottivo,e lo strangola con un cavo del computer. Poi, resosi conto del gesto, chiama i Carabinieri per costituirsi. Una chiamata durante la quale l’assassino, un uomo di 70 anni, avrebbe tra le lacrime chiesto ai militari di andare a prenderlo, confessando l’omicidio.

Protagonista del gesto Flavio Forla, ex dentista oggi in pensione ed ex vicesindaco di Sant’Antonio di Susa, comune della provincia torinese presso il quale risiede assieme alla moglie.

Ucciso in casa con i cavi del Pc

Ed è proprio nell’abitazione della coppia di anziani che si è consumato l’omicidio, avvenuto al culmine di una lite tra padre e figlio adottivo. Figlio che, secondo i racconti raccolti da Torino Today, soffrirebbe da tempo di problemi comportamentali e di una depressione fattasi nel tempo sempre più grave.

Giacomo Forla, 35enne, ha vissuto per una decina d’anni a Lucca assieme alla sua compagna. Che però quattro mesi fa avrebbe deciso di lasciarlo, portando Giacomo a tornare a vivere nella casa dei genitori di Via Superga 5.

Una situazione difficile, complicata dai continue e sempre più frequenti attacchi d’ira del figlio, che nell’ultimo periodo si sarebbero fatti sempre più violenti. Inutili le sedute con uno psichiatra, che nonostante le cure non riusciva a migliorare le condizioni di salute del paziente.

La dinamica dell’omicidio

Stando a quanto emerso finora, il 14 gennaio 2019 la moglie di Flavio è uscita, come molte altre volte, per fare la spesa. Ed è a quel punto che sarebbe scoppiata la lite, per motivi che rimangono però al momento ancora da chiarire. Una lite fattasi via via sempre più violenta, e al culmine della quale l’uomo avrebbe afferrato un cavo del computer di casa, stringendolo con forza al collo del figlio finchè la morte non è sopraggiunta.

Un intero paese lasciato senza parole

“Un gesto che si spiega con la disperazione”, afferma il sindaco di Sant’Antonio Susanna Preacco, a conoscenza della difficile situazione familiare vissuta dall’assassino. Sindaco secondo il quale “Flavio è una persona tranquillissima”. “Con lui”, prosegue il primo cittadino, “Ho lavorato per diverso tempo e non l’ho visto mai arrabbiato”.

Forla, visto il suo passato, è un volto molto noto in paese: medico di base, dentista, vicesindaco dal 2004 al 2009 e direttore sanitario della casa di riposo cittadina, può contare sul sostegno di molti dei suoi concittadini. “Un uomo buono”, affermano in molti, “Che aveva adottato Giacomo quando era ancora un bambino, e aveva fatto di tutto per aiutarlo”.

Forla è stato ascoltato dal magistrato della procura di Torino Giulia Marchetti, giunta sul posto per un sopralluogo assieme ai Carabinieri, e si attende ora di capire quali saranno i provvedimenti che verranno inevitabilmente presi nei suoi confronti.