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Sbarcati a Lampedusa 67 migranti salvati dalla Guardia Costiera

Lampedusa, lo sbarco di 67 migranti

Si tratta di uomini di origine pachistana ed egiziana: sono partiti da Zwara, in Libia, e le loro condizioni di salute sono buone.

All’alba di venerdì 18 gennaio sono sbarcati a Lampedusa 67 migranti, di origine pachistana ed egiziana, portati in salvo dalla Guardia Costiera Italiana. Lo riporta la Repubblica. I naufraghi sono partiti da Zwara, in Libia, mercoledì notte. Lo staff dell’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) si trova sul posto per fornire assistenza ai 67 uomini che si trovano in buone condizioni di salute. Si tratta dei primi migranti approdati sull’isola nel 2019. A Torre Melissa (Crotone) erano stati salvati il 10 gennaio 53 immigrati.

I dati dell’Oim

Nei primi 16 giorni del 2019 ben 4.216 migranti e rifugiati hanno fatto il loro ingresso in Europa via mare secondo i dati forniti dall’Oim. Nello stesso periodo del 2018 erano stati 2.365. La Spagna rappresenta l’80% del totale degli arrivi nel Mediterraneo (3.357 persone soltanto dal 13 al 16 gennaio). E’ in calo il numero delle persone che hanno perso la vita nel tentativo di arrivare in Europa: 83 contro le 199 del 2018.

La nota del Forum Lampedusa Solidale

Altri numeri sono forniti dal Forum Lampedusa Solidale. “Oltre 3400 persone nel 2018 sono arrivate in Europa approdando su questo lembo di terra e da qui hanno potuto sperare di cominciare una nuova vita di diritti. 3400 persone sono arrivate, vive. Quasi 800 quelle che hanno perso la vita nel Mediterraneo di cui si ha notizia” si legge sul profilo ufficiale Facebook. Non mancano attacchi a quanti, in Italia e in Europa, sono chiamati a gestire il fenomeno migratorio: “Alla vigilia della Giornata della Memoria, celebrata in Europa per rinnovare il ricordo delle vittime del nazifascismo, nel Mediterraneo si continua a consumare una strage frutto di politiche disumane che antepongono il controllo dei confini alla vita delle persone. La gente di mare sa che salvare vite umane non è solo un obbligo derivante dal diritto ma un dovere morale imprescindibile. Per questo da Lampedusa rilanciamo solidarietà e sostegno a coloro che continuano ad impegnarsi nelle attività di Ricerca e Soccorso nel mar Mediterraneo”.