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Lecce, bimbo di 4 anni picchiato dai familiari e malnutrito

carabinieri 4

Un bambino di 4 anni è stato vittima di maltrattamenti per mesi, ad opera della madre e del suo convivente. Ora è stato allontanato da lei.

In Puglia, in provincia di Lecce, un bimbo di 4 anni è stato picchiato e maltrattato dal compagno della madre, la quale lo denutriva e lo teneva in condizioni igieniche precarie. Il nonno materno, che ha denunciato i fatti, è stato poi minacciato di morte dalla figlia e dal suo compagno. Il figlio è stato allontanato dalla madre.

Lecce, maltrattamenti in famiglia

In un paese dell’hinterland di Galatina, in provincia di Lecce, una donna e il suo compagno si sarebbero resi colpevoli di maltrattamenti in famiglia aggravati, danneggiamento, violazione di domicilio e minaccia, e per questo dovranno presentarsi davanti al giudice. La vittima di questi abusi erano il figlio della donna, di appena 4 anni, e il nonno materno del piccolo. Le accuse sono state pronunciate in seguito alla denuncia sporta dal nonno materno del bambino vittima di violenza, che ha fatto scattare le indagini degli uomini del Commissariato di Galatina, guidati dal comandante Giovanni Bono.

Minacce di morte contro il nonno

Ciò che emerso da questi accertamenti è che il bimbo sarebbe stato ripetutamente preso a calci, pugni e schiaffi e tirato per le orecchie dal compagno della donna, che conviveva con lei; non solo quest’ultima non avrebbe fatto nulla per impedire i maltrattamenti del proprio figlio, ma non si sarebbe nemmeno curata dell’igiene del bimbo, né tantomeno di nutrirlo adeguatamente. Questi eventi avrebbero avuto luogo in un periodo compreso tra settembre 2017 e marzo 2018. La faccenda è tutt’altro che finita qui: il 7 marzo 2018 la coppia avrebbe fatto irruzione a casa del padre della donna, per minacciarlo di morte come vendetta in seguito all’allontanamento del figlioletto di 4 anni, avvenuto dopo la denuncia del nonno materno. Il compagno della madre in quegli stessi giorni è stato arrestato e messo agli arresti domiciliari (che sono poi divenuti divieto di avvicinamento). Il giudice ha invece disposto nei riguardi della madre del bambino la sospensione dell’esercizio della responsabilità genitoriale.