> > Armin Loacker, morto all'età di 78 anni il re dei wafer

Armin Loacker, morto all'età di 78 anni il re dei wafer

Amin Loacker

Muore il fondatore di una delle più grandi catene del mercato dolciario internazionale. La Loacker ora sarà guidata dai figli e dal nipote.

E’ morto il re dei wafer Armin Loacker. L’imprenditore, che gestiva una delle più grandi catene del mercato dolciario internazionale con due stabilimenti nel cuore delle Dolomiti, aveva 78 anni. Nel 2018 era stato insignito insieme alla sorella Christine del premio “Una vita per l’economia”.

Morto Armin Loacker

E’ morto il 21 gennaio 2019 all’età di 78 anni Armin Loacker, fondatore di una delle più grandi catene del mercato dolciario internazionale. “A nome di tutta l’associazione esprimiamo alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze assieme al ringraziamento per il suo impegno, la sua passione e la sua voglia di svilupparsi continuamente, che lo ha sempre contraddistinto come imprenditore”, si legge in una nota di Assoimprenditori.

Il re dei wafer, come era stata ribattezzato, era figlio di Alfons Loacker che nel 1925 fondò la piccola pasticceria divenuta poi sotto la guida di Armin una fabbrica e un marchio conosciuto in tutto il mondo. Il passaggio da padre a figlio avvenne circa 30 anni fa e l’imprenditore, assieme alla sorella Christine, fece crescere l’azienda, che ebbe anche fino a 1000 collaboratori con un giro d’affari di 330 milioni di euro nel 2017, come ricorda Rai Alto Adige.

Una vita per l’economia

Oltre alla sede sul Renon, Armin Loacker aprì poi nel 2010 una nuova fabbrica nel Tirolo dell’Ovest, sempre nel cuore delle Dolomiti. I prodotti Loacker vengono poi esportati in più di cento Paesi. Oltre ai due stabilimenti il marchio gestisce anche sette Loacker Stores, composti dai Loacker Cafè-Pasticceria e i Loacker Brandstore.

A seguire ora l’impresa di famiglia saranno i figli Andreas e Martin, assieme al nipote Ulrich Zuenelli. Nel 2018 Armin Loacker e la sorella Christine Zuenelli-Loacker furono insigniti del premio “Una vita per l’economia”.