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Genova, operaio morto schiacciato all'Ansaldo Energia

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Un operaio di 42 anni muore sul posto di lavoro colpito da un pezzo caduto da una gru, nella sede di Ansaldo Energia lungo il torrente Polcevera.

“Di fronte a questo ennesimo e drammatico incidente, crediamo che la politica, le istituzioni, le associazioni di categoria e le parti sociali abbiano il dovere di intervenire insieme per una corretta ed efficace politica di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. Bene hanno fatto i sindacati a proclamare immediatamente uno sciopero” dichiara in una nota il PD Ligure, dopo la morte di Eros Cinti. Il 42enne, operaio, è stato schiacciato lunedì 21 gennaio 2019 da un pezzo caduto da una gru nel piazzale interno alla sede di Ansaldo Energia lungo il torrente Polcevera, a Genova. Lascia una moglie e due figli di 6 e 11 anni.

La reazione dei sindacati

I sindacati hanno proclamato immediatamente 8 ore di sciopero, che la Ansaldo Energia devolverà alla famiglia dell’operaio morto. “Sono passati pochi giorni dall’inizio dell’anno è già dobbiamo fare i conti con diversi incidenti sul lavoro, oggi un operaio ha perso la vita. Le cause le accerterà la magistratura, ma nel 2019 non si può morire di lavoro. Dobbiamo riflettere sul perché bisogna pagare questo tributo” dichiara il segretario della Fim Cisl Liguria, come riporta Il Secolo XIX.

“Per contrastare questa grave situazione serve maggiore rigore nell’applicazione di quanto prevedono la legge e i contratti, rafforzando i controlli per una maggiore prevenzione. Avvieremo un confronto rapido con Geko (per cui lavorava Eros Cinti, ndr) e Ansaldo, anche se dobbiamo registrare che a seguito degli investimenti fatti gli infortuni in Ansaldo sono fortemente calati” precisa Antonio Apa, segretario della Uilm Liguria.

La posizione della UIL

“Un lavoratore di 30 anni ha perso la vita a Genova all’Ansaldo Energia. Un fatto grave che ci lascia tutti sgomenti. La sicurezza sul lavoro resta un’emergenza nazionale nel silenzio inaccettabile del Governo. Il cordoglio non basta più. Serve mobilitazione di tutta la società” annuncia quindi su Twitter il segretario della Uil Annamaria Furlan.

Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, aggiunge: “Un rituale macabro colpisce ancora il mondo del lavoro nella nostra regione, contro il quale è necessario reagire con la forza della contrattazione collettiva di primo e secondo livello, con l’applicazione dei protocolli di sicurezza e dell’attenzione politica a cui, ognuno di noi, deve fare appello quando si tratta di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

L’appello di Bucci

“Provo profondo dolore per la tragica morte di Eros Cinti. – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – Il mio pensiero va ai familiari e ai colleghi di lavoro a cui esprimo, a nome di tutta la città, il nostro sentito cordoglio e la nostra vicinanza”. Il primo cittadino rinnova quindi “l’appello per un impegno forte e non più rinviabile da parte di tutti sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro. – aggiungendo – È necessario che, da parte di tutti i soggetti interessati a questo importante e delicato tema, sia ancora più forte il senso di responsabilità per evitare incidenti inaccettabili in un Paese come l’Italia”.

Anche il governatore della Liguria Giovanni Toti chiarisce che “sono ancora troppe le morti bianche in Italia”, puntualizzando che “la sicurezza sul lavoro è un tema ineludibile che deve essere al centro dell’agenda politica nazionale”.