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Leghisti intossicati alla sagra: ipotesi lassativi nei piatti

Leghisti intossicati alla cena della sagra di Zero Branco

Cinquanta leghisti sono rimasti intossicati dopo aver partecipato alla cena della sagra durante la Festa del radicchio di Zero Branco.

Per circa 50 leghisti si è conclusa in modo inaspettato la cena della sagra della Festa del radicchio di Zero Branco, in Veneto. Uno degli stand ha organizzato un evento per sessanta persone, tra le quali si contano non solo militanti locali ma anche esponenti del Carroccio con incarichi a livello regionale e provinciale. Un modo per celebrare i successi del partito con un risotto al radicchio e salsiccia, almeno fino a quando una cinquantina dei presenti non hanno presentato i sintomi di un’intossicazione alimentare. Agli interessati è apparso subito sospetto che nessuno degli altri presenti alla sagra (si parla di centinaia di persone) abbia lamentato disturbi simili. Tra le fila della Lega si è così diffusa rapidamente l’ipotesi che si sia trattato di un caso di avvelenamento: qualcuno avrebbe appositamente versato dei lassativi nei piatti dei commensali di quel particolare stand.

Intossicazione alla cena della Lega

La Pro Loco di Zero Branco, responsabile dell’organizzazione della manifestazione, ha immediatamente respinto l’ipotesi dell’intossicazione volontaria. “Ci dispiace, ma dalle verifiche interne non è emerso nulla di anomalo“, ha dichiarato la presidente Marisa Berto. “In cucina vengono eseguite le norme sulla sicurezza e sulla tracciabilità in modo scrupoloso. Non entrano estranei”.

Tra i membri della Lega presenti allo stand si contano il consigliere regionale Riccardo Barbisan e l’ex parlamentare Gianpaolo Dozzo. Presenti anche Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico, e Stefano Marcon, presidente della provincia. Allo stesso tavolo erano seduti anche due consiglieri regionali della lista Zaia, Silvia Rizzotto e Nazzareno Gerolimetto. Presente anche Luciano Dussin, ex primo cittadino di Castelfranco. Marcon ha dichiarato al Gazzettino: “Sono stato colpito anch’io. Sono benpensante e non vorrei main farmi sfiorare dall’idea che qualcuno abbia voluto farci uno scherzo di dubbio gusto, chiamiamolo così. Però non si può nemmeno escludere”.