Blitz dei carabinieri del Ros in Valle d’Aosta. L’operazione, eseguita alle prime luci dell’alba di mercoledì 13 gennaio 2019, è stata ribattezzata “Geenna” ed ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 16 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di: associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, tentato scambio elettorale politico-mafioso, estorsione tentata e consumata, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti tra l’Italia e la Spagna, detenzione e ricettazione di armi e favoreggiamento personale.
Operazione “Geenna”
I provvedimenti cautelari sono stati emessi su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino poiché ha ravveduto in Valle d’Aosta un vero e proprio sodalizio ‘ndranghetistico, riconducibile a quanto pare anche a componenti della famiglia Nirta-Scalzone di San Luca (Reggio Calabria) con collegamenti in Piemonte e Calabria, come riporta torinoggi.it.
In base alle indagini, si è scoperto come alcuni clan della ‘ndrangheta sarebbero riusciti ad infiltrarsi capillarmente anche nel tessuto economico-imprenditoriale della Valle d’Aosta. Inoltre, sarebbe emersa nel corso degli accertamenti un’associazione finalizzata al traffico di droga internazionale tra Spagna e Italia.
Coinvolti alcuni politici
L’operazione “Geenna” avrebbe inoltre, sempre stando a quanto riferisce torinoggi.it, evidenziato come l’organizzazione di stampo ‘ndranghetistico sarebbe riuscita a coinvolgere anche alcuni esponenti della “politica locale”, al fine di “sostenerne le candidature”, “far eleggere uno degli associati” e “ricevere vantaggi”.