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Riuscito il trapianto con le staminali: Alex sarà dimesso

Alex sottoposto a trapianto a Roma con le cellule del padre

Dopo un mese in ospedale il piccolo Alessandro verrà dimesso dall'ospedale Bambin Gesù di Roma: "L'intervento è può dirsi concluso positivamente"

Un mese dopo il difficile e pericoloso intervento subito, il piccolo Alessandro Maria Montresor, affettuosamente chiamato Alex, sarà dimesso dall’ospedale romano Bambin Gesù. Il piccolo era affetto da una rarissima malattia genetica ed ora, grazie al trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore, il suo iter verso la guarigione si può dire concluso.

Infatti, i medici dell’ospedale romano hanno comunicato che “L’intervento è riuscito e può dirsi concluso positivamente: Alex è in buone condizioni di salute, le cellule donate dal padre hanno attecchito perfettamente“. Il bambino sarà anche dimesso a breve.

Il trapianto

Il piccolo Alex era affetto da Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH). Il 20 dicembre 2019 il giovane paziente era stato sottoposto al trapianto dopo essere stato trasferito dall’ospedale Great Ormond Street di Londra al quello del Bambin Gesù di Roma.

I medici dell’ospedale romano hanno deciso di provare la via delle cellule staminali. Una volta catturate le cellule del padre, queste furono manipolate e inserite nel bimbo di soli venti mesi. A distanza da un mese tutto sembra essere andato secondo i piani: “non si sono registrate complicanze, né sul piano infettivo, né sul piano del rigetto, il problema principale per situazioni di questo tipo“, hanno comunicato i medici.

Le conseguenze

Secondo quanto riportano i medici il percorso trapiantologico di Alex dovrebbe essere terminato positivamente. Non solo, anche l’uso del farmaco “salva-vita” che lo teneva sotto controllo è stato completamente sospeso. Ora, Alex potrà tornare alla vita normale, fuori dagli ospedali ed insieme agli altri bambini.