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Aosta, chi era Maurizio Scarpelli: il pilota morto sul Rutor

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Cordoglio in Toscana per la tragedia sul ghiacciaio: nello scontro tra l'elicottero e l'ultraleggero ha perso la vita il pilota Maurizio Scarpelli.

L’elicottero era la sua vita. È il pilota Maurizio Scarpelli una delle vittime del tragico incidente costato la vita ad atre 6 persone sul ghiacciaio del Rutor, in Valle D’Aosta. Proprio lui era alla guida dell’elicottero dell’eliski quando è avvenuto lo scontro con un aereo da turismo francese. Nell’impatto con l’ultraleggero, a circa 2500 metri di quota, ha perso la vita anche la guida alpina Frank Henssler e altre quattro persone, che si trovavano a bordo dell’elicottero. Scarpelli, 53 anni, era originario di Reggello ma risiedeva a Firenze. Pilota di lungo corso, a quanto si apprende da La Nazione, era titolare di un’azienda operante nell’Aretino, la Eli-Ghibli Helicopter Services, che il 53enne gestiva con un socio.

Il cordoglio della Toscana per il pilota

?tKam7IwIzHXkclGKLJCLbIzlkKigPi8khkvjBmRLqH7lGgLM5J4HZhoGTHoj3HlLFlvggjtK8HZGIIaLNI5KaMCMoMoMflsljjuKHKNHXKMj1Kuk7muG5lei6Kgl8m9cCSuN00Cku7d1Anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha voluto ricordare il pilota scomparso: “Scarpelli era molto apprezzato in Regione Toscana per la sua attività di pilota – si legge nel messaggio di cordoglio ripreso da diversi quotidiani -, molto amato dai compagni dell’antincendi boschivi e della Protezione civile – prosegue Rossi -, dove operava da oltre dieci anni ed era considerato uno dei riferimenti con maggior esperienza”. Partecipato “Cordoglio per la tragica perdita di una persona grande valore” è stato espresso da parte dell’intera struttura regionale alla famiglia e ai colleghi di Scarpelli. Il 53enne pilotava elicotteri anche per la protezione civile ed il servizio antincendio: la sua ultima missione lo scorso settembre, in provincia di Pisa, dove era stato impegnato per spegnere il rogo sul Monte Serra. D’inverno invece lavorava come pilota di eliski. È lutto anche tra i colleghi dell’antincendio boschivo, che hanno ricordato il pilota toscano per la sua preziosa collaborazione nelle attività di formazione e addestramento svolte presso il centro AIB La Pineta. Il pilota era molto conosciuto in regione anche per i numerosi incontri tenuti nelle scuole, per insegnare agli studenti i fondamenti della prevenzione agli incendi.

7 morti: le accuse al pilota francese

Intanto sale a 7 il drammatico bilancio delle vittime dello scontro tra l’elicottero e l’ultraleggero da turismo francese avvenuto nella giornata di venerdì 25 gennaio 2019. Recuperati e portati a Courmayeur anche i corpi delle due persone che ancora risultavano disperse. Alla luce delle prime indagini, come riportato da Ansa, la procura di Aosta ha disposto il fermo di Philippe Michel, 64 anni, francese. Era lui alla guida dell’aereo da turismo scontratosi, secondo le prime ricostruzioni, con l’elicottero mentre questo era in fase di decollo: Michel è uno dei due soli sopravvissuti alla tragedia. Contro di lui le accuse sono di disastro aereo colposo e omicidio colposo plurimo. A bordo dell’elicottero oltre al pilota toscano deceduto, c’erano altre cinque persone: la guida Frank Henssler, tedesco ma residente in Val d’Aosta, e quattro turisti. A bordo del bimotore invece si trovavano un istruttore e due allievi – le persone inizialmente date per disperse – di nazionalità francese.