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Sea Watch verso lo sbarco, c'è l'accordo sulla redistribuzione

Sea Watch, blitz di parlamentari

Raggiunto l'accordo tra i paesi dell'Unione Europea riguardo la redistribuzione dei migranti a bordo della Sea Watch.

Dopo un vertice notturno a Palazzo Chigi tra Salvini e Di Maio c’è stato un passo indietro del Ministro dell’Interno sulla questione Sea Watch. Si attende a breve la formalizzazione dell’atto, per sbloccare la situazione. Infatti 47 persone sono bloccate da oramai 12 giorni a bordo della Ong Sea Watch 3 a causa dell’impossibilità dell’Italia e degli altri paesi Europei di arrivare ad un negoziato riguardo alle modalità di accoglienza delle 47 persone. Dopo il vertice infatti, il Ministro dell’Interno ha dato l’ok per trovare un accordo tra i paesi dell’unione europea per la redistribuzione dei 47 migranti. Tra i paesi dell’accordo ci sarebbero infatti Lussemburgo, Germania, Malta, Francia, Romania, Portogallo e Italia.

L’accordo in breve tempo

Si stima che la decisione che metterà fine all’odissea di oltre 47 persone in mare potrà finalmente arrivare nelle prossime ore. Ma se l’accordo dovesse richiedere più tempo tornerebbe il problema di far sbarcare il più presto possibile i 15 minorenni di cui 8 non accompagnati che tutt’ora si trovano sulla nave. La procura di Catania infatti in ottemperanza della legge Zampa ha disposto lo sbarco dei minori, che secondo la norma italiana non potrebbero per legge essere respinti. Un braccio di ferro che si spera possa terminare a breve, che ha avuto come ostaggi di una difficile decisione diplomatica 47 persone.

Nonostante il vertice, il Vicepremier Matteo Salvini continua la sua battaglia social nei confronti degli sbarchi clandestini. Ha infatti postato nella mattina di mercoledì 30 gennaio, sulla sua pagina twitter: “I tigì e la sinistra ci raccontano di mare in tempesta, di un freddo cane e di bambini a bordo… Come no, guardate voi!!! Io vedo uomini a torso nudo, mare calmo, cuffie e telefonini… Non cambio idea: in Italia si arriva rispettando le regole, altrimenti STOP”.