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Ossa in Nunziatura non sono di Emanuela Orlandi: la conferma

Emanuela Orlandi

Nessun giallo in merito alle ossa ritrovate nella Nunziatura Apostolica. I resti risalgono all'età romana imperiale, tra il 90 e il 230 dopo Cristo.

I resti trovati all’interno della Nunziatura Apostolica a Roma risalgono all’età romana. A confermare che i due scheletri non sono di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori sono stati gli esperti dei laboratori della Scientifica di Caserta che hanno analizzato le ossa rinvenute durante una ristrutturazione dell’edificio.

Due antichi romani

La vicenda iniziata il 30 ottobre 2019 si conclude definitivamente esattamente tre mesi dopo. Gli esami condotti da un istituto di Caserta specializzato in indagini sui frammenti ossei hanno infatti categoricamente escluso che gli scheletri trovati all’interno della Nunziatura Apostolica di via Po a Roma possano essere quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

Dopo i primi esami si era parlato di ossa appartenenti a un uomo morto prima del 1963. In realtà, il decesso è avvenuto molto tempo prima. Stando a quanto riferisce Il Tempo i resti fanno parte di un’antica necropoli (in quella zona si estendono alcune catacombe), tanto che le ossa risalirebbero a un periodo compreso tra il 90 e il 230 dopo Cristo.

Le costole, i denti, i frammenti di calotta cranica, il femore e la mascella rinvenuti dagli operai di una ditta incaricata per lavori di ristrutturazione nell’edificio di via Po appartengo quindi con ogni probabilità a due antichi romani dell’età imperiale.

Inchiesta verso archiviazione

Dopo la diffusione della notizia che i due scheletri potessero appartenere a Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, entrambe sparite nel 1983 a pochi mesi di distanza l’una dall’altra, la Procura di Roma aveva aperto un’inchiesta per omicidio contro ignoti.

E’ probabile che ora, dopo aver acquisito tali risultati dai laboratori della Scientifica di Caserta, la magistratura archivi il caso.