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Maturità, scende ancora la quota premio per i 100 e lode

maturità 2019

Diminuisce la quota premio per gli studenti che conseguono il 100 e lode all'esame di maturità: dal 2007 la cifra è diminuita da 1000 a 300 euro.

Ancora tagli per i premi spettanti agli studenti delle scuole superiori che prendono 100 e lode all’esame di Maturità. Da molti anni il Ministero dell’Istruzione ha elargito un premio in denaro per coloro che conseguono il massimo voto durante l’esame di stato. Peccato che, dal 2007, questo premio è andato sempre calando. Dalla cifra di 1000 euro il Miur è sceso a una quota di soli 300 euro.

I motivi dei tagli

Un motivo che ha portato al taglio del premio, però, esiste. Infatti, secondo quanto riporta Skuola.net, gli studenti che hanno conseguito il voto massimo sono aumentati drasticamente negli ultimi anni. Di conseguenza, un numero crescente di 110 lode ha portato alla sofferta decisione di diminuire il valore del premio. Infatti, se da una parte le eccellenze sono drasticamente lievitate, parallelamente le quote singole del premio sono diminuite.

Secondo i dati del Ministero, infatti, nel 2018 sono stati 6004 gli studenti che hanno conseguito il 100 e lode, aumentando il dato dall’1,2% all’1,3% degli studenti iscritti al quinto anno di superiori rispetto al 2017. L’aumento non è stato così vertiginoso, ma lo è stato in confronto al 2009, quando la percentuale delle lodi era dello 0,9%.

Quanto vale la lode?

Inizialmente, nel 2007 un 100 e lode era premiato con 1000 euro. Solo qualche anno dopo, nel 2011, la cifra è stata drasticamente dimezzata (500 euro), per poi subire graduali diminuzioni fino ad arrivare alla modica quota di 300 euro.

Il Miur ha reso nota la notizia con un comunicato stampa che recita: “Gli studenti delle Istituzioni scolastiche, statali e paritarie, che hanno conseguito un punteggio di 100 negli esami di Stato dell’anno scolastico 2017/2018 con l’attribuzione della lode sono destinatari di un incentivo di euro 300.00 (trecento/00) pro-capite. Resta ferma la possibilità di incrementare il predetto ammontare, qualora dovessero rendersi disponibili ulteriori risorse finanziarie da poter utilizzare a tali fini”.