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Tragedia di Casteldaccia, Giuseppe Giordano: "Chiediamo aiuto psicologico"

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"Mia figlia ed io abbiamo urgente bisogno di supporto psicologico": a lanciare l'appello è Giuseppe Giordano, scampato alla tragedia di Casteldaccia.

Sopravvissuti ad una tragedia che ha spezzato la vita di nove persone, ma costretti a convivere con il dolore. E’ il dramma di Giuseppe Giordano, il 35enne palermitano scampato alla morte insieme alla figlia 15enne nella tragedia di Casteldaccia, nella quale sono deceduti gli altri figli, Rachele di 15 anni e Federica 1 anno, la moglie Stefania Catanzaro di 32 anni ed altre sei parenti: il fratello Marco, 32 anni, i genitori Antonino Giordano e Matilde Comito di 65 e 57 anni, la sorella 40enne Monica Giordano, il nipote e figlio di Monica, Francesco di 3 anni, e ancora la nonna di Francesco, Nunzia Flamia 65 anni.

Giuseppe Giordano, “chiediamo aiuto psicologico”

A tre mesi dal dramma, Giuseppe si trova a fare i conti con le ombre di un trauma difficile da rimuovere: quanto accaduto nella villetta presa in affitto, dove tre famiglie si erano radunate insieme ai nonni per festeggiare tutti insieme il compleanno di uno dei bambini, non è facile da rimuovere. “Andare avanti non è per niente semplice – ha rivelato il commerciante – Abbiamo urgente bisogno di un supporto psicologico, sia io che Asia, ma purtroppo – si legge su Fanpage – servono risorse economiche che da solo non posso affrontare”. Una vera e propria richiesta di aiuto ed un appello rivolto in particolare alle istituzioni: “Per questo chiedo aiuto e sostegno alle istituzioni politiche e sanitarie e a quanti grazie alla loro sensibilità sono nelle condizioni di venire incontro alla necessità che è diventata ormai indifferibile”.

Il ricordo della tragedia di Casteldaccia

Il ricordo è vivo nella memoria del commerciante, la figlia non era fortunatamente in casa in quel momento, uscita con lo zio poco prima che l’abitazione di Casteldaccia, comune della città metropolitana di Palermo, venisse travolta da un’onda di acqua e fango: Giordano ha fatto di tutto per cercare di mettere in salvo i suoi figli, travolti davanti ai suoi occhi insieme alla moglie e agli altri parenti mentre lui riusciva a sopravvivere aggrappandosi ad un albero. Una tragedia che forse poteva essere evitata anche se il 35enne, straziato dal dolore, ha più volte sottolineato: “Non ci avevano detto nulla dei pericoli altrimenti non li avrei portati lì”.

La questione delle spese per i funerali

Accanto al trauma inoltre, Giordano si è trovato ad affrontare una fitta serie di problemi, tra i quali la questione riguardante le spese da sostenere per i nove funerali. che il comune di Palermo avrebbe dato la disponibilità a sostenere. A tal proposito il legale di Giuseppe, l’avvocato Anthony De Lisi, ha dichiarato: “Abbiamo già presentato agli uffici comunali la documentazione necessaria per il contributo alle spese e ci è stato assicurato dai collaboratori del sindaco Orlando che presto il problema sarà risolto e non abbiamo alcun motivo di dubitare. Come possiamo immaginare, la spesa di nove funerali non è affrontabile per il mio assistito che grazie alla sensibilità del sindaco Orlando ha già avuto assegnata una cappella gentilizia nel cimitero dei Cappuccini”.