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Manuel Bortuzzo, il padre lo informa della paralisi: "Non ha pianto"

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Bortuzzo, giovane nuotatore rimasto paralizzato perchè colpito da un colpo di pistola, si è svegliato in ospedale. E alla madre dice "Fatti coraggio"

Arrestati a Roma due giovani sospettati di aver sparato a Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto, ora secondo i medici costretto ad affrontare il resto della vita su una sedia a rotelle. I due avrebbero sostenuto di aver sparato al giovane per errore. Scambiandolo, dicono loro, per un altro ragazzo con il quale avrebbero avuto dei precedenti screzi. È ora il padre a raccontare della difficile comunicazione che la famiglia ha dovuto dare al ragazzo, per metterlo al corrente delle sue difficili condizioni di salute.

“Gli abbiamo detto della paralisi”

A Manuel abbiamo detto della sua paralisi, non ha pianto”, afferma il padre, Franco. Che poi aggiunge “Noi non smettiamo di sperare, lo porteremo in un centro specializzato e lui tornerà alla sua vita”. “Tornerà a camminare, come promesso”, afferma. E conclude affermando che “Da adesso la sua famiglia è l’Italia, lui è figlio d’Italia.

Le parole di incoraggiamento alla madre

Il ragazzo ha ripreso conoscenza nel corso della giornata di martedì 5 febbraio 2019, e sarebbe riuscito a parlare con i genitori, con i molti amici che lo hanno raggiunto in ospedale e con Martina, la fidanzata con la quale si trovava al momento della sparatoria. Ragazzo che alla madre, ovviamente in pena per l’accaduto, avrebbe detto “Fatti coraggio”. A raccontarlo Paolo Barelli, presidente di Federnuoto. Al quale Manuel avrebbe detto “Ora per me inizia un altro allenamento”.

La battuta ai compagni Paltrinieri e Detti

E Manuel, dimostrando di non aver perso l’ironia, ha anche un messaggio per gli amici e compagni Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, ora in raduno in Sierra Nevada: “Quando torno vi faccio un culo così”. Il ragazzo, ricoverato all’Ospedale San Camillo di Roma, starebbe rispondendo agli stimoli. Ma le lesioni riportate, secondo il parere dei medici, non gli permetteranno di tornare ad usare le gambe. Manuel, sopravvissuto ad una pericolosa emorragia polmonare, dovrà quindi iniziare il difficile percorso di riabilitazione. Ma solo una volta che i medici avranno stabilito non trovarsi più in pericolo di vita.