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Torino, rogo nel carcere per petardo lanciato dagli antagonisti

Torino, antagonisti lanciano petardo contro carcere

Un capannone è crollato nel carcere di Torino a causa di un petardo lanciato da un gruppo di antagonisti: nessuno è rimasto ferito.

Esplosione al carcere Lo Russo e Cotugno di Torino, nel quartiere periferico delle Vallette. Il penitenziario è stato danneggiato da un rogo provocato da un esplosivo (un petardo o un fumogeno) lanciato da un gruppo di antagonisti. I responsabili stavano protestando per gli arresti effettuati dalla polizia durante il corteo anarchico tenutosi sabato 9 febbraio tra le strade del capoluogo piemontese. L’esplosione ha provocato il crollo di un capannone della prigione. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, il petardo è caduto tra il padiglione B e il padiglione C, in un’area utilizzata come isola ecologica. La combustione, iniziata tra i rifiuti, si è poi propagata al capannone. All’interno dell’edificio, i detenuti seguono un corso di panificazione. Il petardo ha provocato una detonazione quando è entrato in contatto con le bombole a gas utilizzate per cucinare. Nessuna persona è rimasta ferita.

Torino, rogo nel carcere

Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, ha dichiarato al Fatto Quotidiano che “sono in atto accertamenti per capire chi è stato e perché ha causato questo atto folle e sconsiderato. Ma intanto è andata in atto una rumorosa protesta dei detenuti, comprensibilmente preoccupati dalle fiamme e dal fumo. Il personale della polizia è intervenuto prontamente, cercando di tranquillizzare i detenuti e dandosi da fare per spegnere le fiamme, alte e pericolose. La situazione è comunque migliorata e sotto controllo”, ha assicurato.

Scontri tra anarchici ed estrema destra

Prima di attaccare il carcere, gli anatomisti si sono riuniti in corso Cirinnato, con l’intento di opporsi ai manifestanti di Casa Pound, impegnati in una commemorazione delle foibe. Dopo aver tentato di raggiungere la manifestazione, sono stati respinti dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Negli ultimi quattro giorni, la polizia torinese ha fermato 20 persone. Oltre 200 sono i manifestanti identificati.