> > Arezzo, bimbo di 3 anni "dimenticato" per 6 ore sul pulmino

Arezzo, bimbo di 3 anni "dimenticato" per 6 ore sul pulmino

bimbo-3-anni-dimenticato-6-ore-pulmino

Accade in provincia di Arezzo: un bambino di tre anni è rimasto chiuso per circa 6 ore sul pulmino che doveva accompagnarlo alla scuola materna.

A San Giovanni Valdarno (Arezzo) un bambino di tre anni è stato dimenticato per circa sei ore a bordo del pulmino che avrebbe dovuto accompagnarlo alla scuola materna. L’allarme ai carabinieri è scattato solo quando la madre è andata all’asilo a riprenderlo. Sono stati proprio gli uomini dell’Arma a ritrovare il bambino, ancora seduto sul sedile del pulmino, con la cintura di sicurezza allacciata. Il piccolo, in lacrime e visibilmente impaurito, è stato portato in ospedale per alcuni accertamenti ma, secondo quanto appreso, sta bene. Secondo quanto riferito da Ansa, i genitori sarebbero intenzionati a presentare denuncia contro chi avrebbe dovuto prendersi cura del loro bambino.

Sospesa l’accompagnatrice

A quanto fa sapere Autolinee Toscane, che svolge il servizio di trasporto in convenzione con il Comune, un’indagine interna è già stata avviata per accertare le responsabilità dell’autista del mezzo. Sempre la stessa fonte riferisce che quella mattina, a bordo del pulmino, c’era anche l’accompagnatrice di una cooperativa. Né lei, né l’autista si sarebbero tuttavia accorti che il bambino era rimasto a bordo. Per lei sarebbe già stato predisposto un periodo di sospensione, in attesa di un chiarimento sulle dinamiche dell’incidente. “Il comune è parte lesa e farà di tutto per chiarire i contorni della vicenda”, così, secondo FanPage, il sindaco della cittadina toscana Maurizio Viligiardi. Il primo cittadini si sarebbe detto profondamente sconvolto per quanto accaduto.

Autolinee Toscane

“Quanto accaduto è un fatto grave, inammissibile, che non rimarrà impunito” ha commentato Jean-Luc Laugaa, amministratore delegato di Autolinee Toscane. In una nota diramata in serata l’ad ha voluto così chiarire il ruolo dell’azienda in questa vicenda: “Abbiamo contattato la famiglia, a cui abbiamo manifestato ed espresso la nostra vicinanza e solidarietà e presentato le scuse più sentite” dice. L’azienda ha fatto inoltre sapere che tutto il personale “è stato richiamato ai propri compiti e doveri, a garantire la necessaria attenzione nei confronti degli utenti trasportati, tanto più verso i bambini in età scolare”.