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Roma, bambina di 22 mesi picchiata dal patrigno: è in gravi condizioni

Roma, bambina di 22 mesi picchiata dal patrigno

L'aggressore, un uomo di 25 anni, è stato arrestato dalla Polizia con l'accusa di tentato omicidio. Avrebbe picchiato la piccola perché piangeva.

Un nuovo caso di violenza sui bambini che ricorda quello drammatico di Cardito con la morte di Giuseppe (ucciso a 7 anni dalle botte del patrigno). Nella serata di mercoledì 13 febbraio una donna 23enne si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale dei Castelli ad Ariccia (vicino a Roma) insieme alla figlia di 22 mesi: la bimba aveva contusioni ed ematomi sulla testa e su tutto il corpo. Lo riporta Roma Today.

La ricostruzione

I medici si sono subito presi cura della piccola e dalle prime analisi hanno capito che le lesioni sono state provocate da una violenta aggressione. Così hanno avvisato le forze dell’ordine e sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di Polizia di Genzano. I poliziotti hanno immediatamente interrogato la mamma per cercare di capire cosa fosse successo. La donna in un primo momento avrebbe detto che la figlia era caduta dalle scale come riferisce Castelli Notizie. Successivamente ha confessato agli inquirenti che era stata picchiata dal compagno. L’uomo avrebbe addirittura morso la bambina vicino all’ombelico e spento la sigaretta sulla sua schiena. Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Velletri il 25enne ha perso la testa perché non sopportava il pianto della bimba: da qui il raptus. Gli agenti hanno arrestato l’aggressore, accusato di tentato omicidio.

Le condizioni della bambina

La bambina, trasferita all’ospedale Bambino Gesù, si troverebbe in gravi condizioni ma per fortuna non in pericolo di vita. La sua prognosi resta comunque ancora riservata come hanno stabilito i medici che la stanno seguendo.