Litiga con i genitori per lo scarso rendimento scolastico. E solo poche ore dopo decide di uccidersi, lasciandosi morire con un sacchetto avvolto intorno alla testa. Il dramma è avvenuto in provincia di Novara, nell’appartamento nel quale il giovane diciottenne viveva con i genitori. I quali, stando a quanto emerso finora, avrebbero avuto una discussione con il figlio a causa degli scarsi risultati scolastici da lui ottenuti solo poche ore prima di ritrovare il suo corpo senza vita.
Il corpo trovato dai genitori
E sarebbero stati proprio loro, poche ore dopo, a fare la terribile scoperta. Quando,entrati in camera da letto del figlio, lo hanno ritrovato senza vita con un sacchetto di plastica che gli avvolgeva completamente la testa. La coppia ha immediatamente rotto il sacchetto e chiamato i soccorsi, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. E il personale medico immediatamente accorso non ha potuto fare altro se non constatarne il decesso.
Nessun dubbio degli inquirenti: suicidio
Per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi sul fatto che si tratti di un caso di suicidio. Una decisione probabilmente maturata a causa delle difficoltà scolastiche affrontate nell’ultimo periodo. Difficoltà che avevano portato il giovane ad un notevole calo del rendimento, e che lo esponevano ora al rischio di essere bocciato. Una situazione che aveva portato i genitori a decidere di intervenire, mettendo in punizione il ragazzo. Che evidentemente non ha retto la pressione, arrivando a maturare la terribile decisione di togliersi la vita. La madre, quando ha appreso cosa fosse realmente accaduto al figlio, ha avuto una crisi nervosa, ed è ora ricoverata sotto shock in ospedale.