Tragedia all’ospedale San Camillo di Roma. Un neonato ha perso la vita tra le braccia della madre, mentre quest’ultima lo stava allattando poco dopo la nascita. Secondo quanto riferito da Fanpage, il bimbo era nato prematuro di tre settimane, ma apparentemente in perfetta salute. La madre lo stava nutrendo in reparto quando si è accorta che il piccolo ha smesso di respirare. I medici dell’ospedale sono intervenuti immediatamente, ma per il bambino non c’è stato niente da fare. Il decesso risale al 13 febbraio.
Neonato morto al San Camillo
I genitori hanno sporto denuncia e la Procura di Roma ha aperto un’indagine per omicidio colposo. L’ospedale ha dichiarato di essere a completa disposizione dei familiari e della magistratura e sta collaborando con gli inquirenti. In una nota dell’Assessorato alla Sanità e all’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio si legge: “Vogliamo rivolgere le nostre sentite condoglianze ai genitori del neonato deceduto a poche ore dalla nascita presso l’ospedale San Camillo di Roma. Ci auguriamo che al più presto si faccia piena chiarezza” sull’accaduto.
Su richiesta del pm, la cartella clinica del piccolo è stata posta sotto sequestro. Il medico legale incaricato eseguirà l’autopsia sul corpo del neonato (prevista per lunedì 18 febbraio), per individuare la causa del decesso. Al momento, non si esclude che si sia trattato di una cosiddetta “morte bianca” o “sindrome della morte improvvisa del lattante”.
Il caso di Bologna
Il 4 febbraio, un neonato è deceduto all’ospedale Maggiore di Bologna. La madre, 33 anni, è arrivata al nosocomio per un cesareo d’urgenza e dopo il parto è stata ricoverata nel reparto di Terapia intensiva in prognosi riservata. Secondo quanto si legge su Fanpage, la donna era stata inizialmente visitata dai medici del pronto soccorso ginecologico del Maggiore, i quali l’hanno poi indirizzata al Vergato. Infine, la 33enne è tornata al Maggiore, dove è stata sottoposta al cesareo.