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Muore di leucemia: "Il donatore assente il giorno del trapianto"

giuseppe pustorino

E' morto Giuseppe Pustorino, affetto da leucemia mieloide acuta. Doveva subire il trapianto di midollo ma il donatore non si è presentato.

Non ce l’ha fatta Giuseppe Pustorino: il medico quarantenne, neurologo, originario di Reggio Calabria affetto da leucemia mieloide acuta dal 2017. A raccontare la storia di Giuseppe, ci pensa il Corriere della Sera, che spiega che il medico ha perso la sua battaglia dopo una lotta contro il tempo nella ricerca di un donatore di midollo, dopo essere stato ricoverato in ospedale a Bergamo, non dove si era trasferito per lavorare. Il trapianto di midollo osseo è in questi casi l’unica soluzione per poter salvare il paziente, pur essendo estremamente difficile trovare un donatore che sia compatibile al 100% con il ricevente.

“Il donatore non si è presentato”

Il giorno del trapianto, il donatore rintracciato in fretta e furia dall’equipe medica dell’ospedale di Bergamo purtroppo non si è presentato all’appuntamento.“Non so se con quel trapianto mio fratello si sarebbe salvato. Non voglio che sia una caccia al capro espiatorio, però di certo quel giorno è come se mio fratello fosse morto due volte” spiega il fratello di Giuseppe, aggiungendo che quel giorno suo fratello è stato anche sottoposto a un trapianto di cellule staminali ematopoietiche seguito da qualche miglioramento. Miglioramento temporaneo e parziale che, evidentemente non è bastato, dovendosi sottoporre ad un altro trapianto con donatrice la sorella – compatibile però solo al 50%.

L’appello del fratello di Giuseppe

“Nessuno di noi pensava che sarebbe avvenuto tutto così rapidamente – racconta la sorella del medico, Maria Cristina -. Non ci sono parole per esprimere quanto sia grande il vuoto che ha lasciato. Ha combattuto questa battaglia con grande forza e coraggio, aggrappato alla vita con una gran voglia di vivere che l’ha sempre contraddistinto”. Il fratello di Giuseppe rivolge così un appello ai donatori: “Di leucemia si muore e non se ne parla abbastanza. Vorrei che tutti, ma davvero tutti, capissero quanto è importante donare il midollo, perché per molti di questi malati è l’unica speranza di sopravvivere”.