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Scooter contro palo della luce, morto un 15enne

matteo ferlenda

Matteo Ferlenda è morto in un incidente stradale. Il giovane ha perso il controllo del suo scooter, che è andato a sbattere contro un palo della luce.

Matteo Ferlenda ha perso il controllo del suo scooter e ha sbattuto violentemente contro un palo dell’illuminazione pubblica. Il giovane stava rincasando dopo aver festeggiato un compleanno con alcuni amici. Stando ai rilievi dei Carabinieri, sembra che nell’incidente non siano rimasti coinvolti altri veicoli. Tuttavia, la famiglia della vittima e gli amici sostengono che non sia possibile che Matteo abbia fatto tutto da solo.

L’incidente nella notte

La tragedia si è consumata nella notte tra sabato 16 e domenica 17 febbraio, intorno alla mezzanotte. Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, appena superata una rotatoria, il 15enne avrebbe perso il controllo del mezzo finendo contro lo spartitraffico che divide la carreggiata dalla pista ciclabile. Il mezzo ha concluso la sua corsa contro un palo dell’illuminazione, colpendolo violentemente. Nell’urto Matteo ha perso il casco e ha sbattuto la testa a terra con violenza. A ritrovare il corpo è stato un passante. Il 15enne era esanime sull’asfalto e i soccorritori del 118, giunti sul posto, non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

I dubbi della famiglia

Stando ai primi rilievi, nell’incidente non sono rimasti coinvolti altri veicoli oltre quello su cui viaggiava il 15enne. Familiari e amici non credono però a questa versione e sono convinti che Matteo non abbia fatto tutto da solo. Credono infatti che il motorino del giovane sia stato stretto da un’auto, e che, per evitare lo scontro, sia finito contro il palo della luce. “Non crediamo che Matteo abbia perso da solo il controllo del suo motorino” ha dichiarato la zia della vittima a Luccaindiretta.it, aggiungendo: “Siamo distrutti e arrabbiati. E’ scandaloso che in questo tratto non ci sia nemmeno una telecamera che possa dare delle risposte. Noi crediamo che siano coinvolti altri mezzi. Matteo non beveva e non fumava, erano soltanto tre mesi che usciva da solo il sabato sera. Non doveva finire così”.