> > Taranto, Michele Spagnuolo suicida in carcere: uccise la moglie

Taranto, Michele Spagnuolo suicida in carcere: uccise la moglie

carcere taranto

Si è suicidato nel carcere di Taranto Michele Spagnuolo. Era detenuto per aver ucciso la moglie con 41 coltellate.

E’ stato trovato impiccato nella sua cella nel carcere di Taranto, Michele Spagnuolo. L’uomo, 78 anni, si è stretto una corda attorno al collo togliendosi la vita. Era finito in carcere nell’estate del 2018, dopo aver ucciso la moglie, Teresa Russo, con 41 coltellate. Spagnuolo era originario di Taranto, ma si era trasferito a Trepuzzi insieme alla moglie.

La vicenda

Era il 16 luglio quando Spagnuolo uccise la moglie nella loro abitazione con 41 coltellate. Era stato lui stesso, attraverso un bigliettino lasciato alla caserma dei Carabinieri, a informare della tragedia che si era consumata per poi mettersi in fuga. L’uomo era stato poi rintracciato nei pressi della stazione ferroviaria e aveva confessato il delitto dopo essere stato a lungo ascoltato dalle forze dell’ordine. Dopo 9 giorni di carcere a Borgo San Nicola, all’uomo erano stati concessi i domiciliari presso la casa del fratello, a Talsano. Spagnuolo, tuttavia, si era allontanato dall’abitazione nel novembre, e rintracciato qualche ora dopo, era stato condotto in carcere. Per l’evasione aveva patteggiato 6 mesi di reclusione ed era ora in attesa del processo per l’omicidio, che si sarebbe tenuto con rito abbreviato. L’udienza era fissata per il 20 marzo 2019.

Il ritrovamento

Il corpo esanime del 78enne è stato rinvenuto dagli agenti della Polizia penitenziaria. L’uomo si è impiccato nella sua cella del carcere di Taranto. Inutili sono stati i soccorsi, per l’uomo non c’era già più nulla da fare. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli accertamenti opportuni.

Spagnuolo aveva rivelato la volontà di volersi togliere la vita già durante la confessione. L’uomo aveva infatti dichiarato di aver pensato al suicidio prima dell’ennesimo litigio con la moglie, sfociato poi nell’omicidio della donna.