> > Arresto genitori Renzi, il conto dei magistrati: più di 700mila euro

Arresto genitori Renzi, il conto dei magistrati: più di 700mila euro

Arresto genitori Renzi, il conto dei magistrati: più di 700mila euro

I magistrati presentano il conto delle fatture inesistenti o gonfiate emesse dalla Marmodiv, cooperativa dei genitori di Matteo Renzi.

Sono in totale sessantacinque le fatture fasulle presentate dai magistrati ai coniugi Renzi. Si tratta dei documenti che hanno comportato l’esecuzione della misura di arresto domiciliare emessa dal gip di Firenze lunedì 18 febbraio. Sembra che le fatture analizzate dalla magistratura attestino operazioni fasulle o gonfiate tra il 2013 e il 2018, per un valore totale pari a 724.946 euro. A ciò si aggiunge il secondo capo di accusa che pende su Tiziano Renzi e Laura Bovoli, quello di bancarotta fraudolenta, dichiarata per due società cooperative tra il 2010 e il 2013.

Fatture false, il conto presentato dai magistrati

Come riporta Repubblica, Tiziano Renzi e Laura Bovoli si trovano ora agli arresti domiciliari; i coniugi sono stati ritenuti dal giudice per le indagini preliminari gli amministratori di fatto della cooperativa Marmodiv. Dalle prima indagini è emerso che tale cooperativa era utilizzata dai coniugi Renzi per sgravare la società Eventi6 degli oneri previdenziali e fiscali dovuti allo Stato. “Al fine di consentire alla Eventi6 l’evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto, la Marmodiv emetteva fatture per operazioni in parte inesistenti” spiega il gip di Firenze.

Cooperativa Marmodiv, fatture inesistenti

La cooperativa Marmodiv nasce dalle spoglie di un’altra cooperativa: la Europe Service, che ha cessato ogni attività tra il maggio e il giugno del 2012. Nell’ordinanza il gip di Firenze spiega: “Qualche mese dopo Piergiovanni Spitieri (prima amministratore della cooperativa Europe Service, ndr) diviene amministratore unico della Marmodiv, avente lo stesso oggetto sociale della Europe Service, e divenuta nel giro di poco tempo il maggior prestatore di servizi su Firenze della Eventi6“.

La prima fattura fasulla rintracciata dalla Guardia di Finanza risale al 2013 e ammonta a 400 euro. L’anno seguente le fatture fasulle sono 31, per un importo totale di 33.172 euro. L’ammontare dell fatture fasulle aumenta col passare del tempo: 64.941 euro nel 2015 e 108.261 euro nel 2016. Si arriva quindi al 2017, quando le fatture inesistenti valgono 311.704 euro. Nel 2018 la cifra raggiunge i 206.368 euro. Quindi la Marmodiv avrebbe emesso in sei anni sessantacinque fatture fasulle per un totale di 724.946 euro.