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Morto a 2 anni per meningite, i pm "Nessuna responsabilità medica"

Morto di meningite, nessuna colpa medica

La Procura di Nocera Inferiore ha fatto cadere le accuse contro i 5 medici indagati per il decesso di Nello, il bimbo morto di meningite a Sarno.

Nessuna responsabilità medica per la morte di Aniello Benisatto, detto “Nello”, il bambino di Sarno deceduto per meningite a soli due anni. È quanto ha stabilito la Procura di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Secondo quanto riportato da Il Mattino, sono finiti sotto accusa per la morte del bimbo cinque medici, due provenienti dall’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore e tre dall’Ospedale Villa Malta di Sarno. I genitori del piccolo Nello si erano recati in entrambe le strutture, dopo che il figlio aveva presentato i primi sintomi della malattia.

La Procura “Medici non colpevoli”

Il decesso di Nello risale al mese di ottobre 2018. L’inchiesta è stata aperta dal sostituto procuratore Anna Chiara Fasano dopo aver raccolto la denuncia sporta dai genitori del bambino. L’accusa è di omicidio colposo. Il pm ha incaricato un team di esperti di redigere una perizia per valutare le eventuali responsabilità del personale sanitario coinvolto nella vicenda. Il team, composto dai medici Lucio Giordano, Giuseppe De Rosa e Angelo Mascolo, ha scagionato i colleghi, dal momento che il piccolo paziente non era stato sottoposto alla profilassi vaccinale contro la meningite.

La morte di Nello

Il dramma della famiglia di Nello è iniziato intorno alle 22, quando si sono recati all’Umberto I di Nocera per sottoporre il piccolo a dei controlli. I medici, però, lo hanno dimesso dopo gli accertamenti. La mattina seguente, i genitori lo hanno portato all’ospedale di Sarno, ormai in condizioni disperate. Il bambino presentava i sintomi tipici della meningite, tra cui febbre alta e difficoltà a respirare. Nonostante i tentativi di salvargli la vita, Nello non ce l’ha fatta. Le analisi di laboratorio hanno rivelato che si trattava di un’infezione da meningococco di tipo B.

La Procura ha aperto un’indagine, mentre il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, ha avviato le dovute procedure di profilassi. Sono stati allertati tutti coloro che sono entrati in contatto con la famiglia.