> > Addio ad Andrea Mezzopera, il "gigante buono" morto a 25 anni

Addio ad Andrea Mezzopera, il "gigante buono" morto a 25 anni

Addio ad Andrea Mezzopera

Fabriano è in lutto per la morte di Andrea Mezzopera, il "gigante buono" di 25 anni ucciso da una malattia incurabile: il ricordo degli amici.

La comunità di Fabriano, in provincia di Ancona, si stringe intorno alla famiglia di Andrea Mezzopera, morto a soli 25 anni dopo una lunga malattia. Il corpo del “gigante buono” (così era soprannominato da parenti e amici) è stato esposto nella camera ardente allestita presso la Casa del Commiato Infinitum Bondoni, in via Nenni. Il funerale è previsto per le ore 15 di sabato 23 febbraio. Terminata la celebrazione nella Cattedrale Basilica San Venanzio, il giovane Andrea sarà trasferito nel cimitero di Santa Maria per la sepoltura.

Fabriano piange Andrea Mezzopera

Andrea ha lasciato i genitori Pina e Marcello, i nonni e molti amici che gli sono stati vicini nei difficili anni della malattia. Il “gigante buono”, dopo essersi trasferito dall’Umbria, dove viveva con la sua famiglia, si è diplomato all’Itis Merloni di Fabriano come perito chimico industriale. I suoi insegnanti lo hanno ricordato come uno studente modello, instancabile e determinato a raggiungere i propri obiettivi nonostante le difficoltà che quel male incurabile lo costringeva ad affrontare.

“Ho ancora negli occhi la scena dei professori in lacrime quando Andrea ha conseguito la maturità”, ha raccontato al Resto del Carlino Valentina Minelli, l’insegnante privata del 25enne. “C’è riuscito con una forza di determinazione straordinaria, la stessa che l’ha portato a scegliere di presentarsi a scuola nonostante fosse sofferente e non far venire la commissione nella sua abitazione”. Con coraggio ha sostenuto “brillantemente” l’esame “grazie anche ad una bellissima tesina sulle bolle di sapone”.

Il ricordo degli amici

Non ti sei mai arreso, nemmeno quando la malattia, da tempo, ti stava debilitando”, ricordano gli amici, come si apprende da Leggo. “Lo ha fatto sempre a testa alta e con impressionante determinazione”, hanno dichiarato altri, ricordando la sua tenacia nell’affrontare le terapie. Solo pochi mesi prima del decesso, Andrea si era sottoposto a un delicato intervento chirurgico presso l’ospedale regionale di Torrette.