> > Nuove accuse al maestro di Foligno, lui si difende "Non hanno capito"

Nuove accuse al maestro di Foligno, lui si difende "Non hanno capito"

Foligno, accuse al maestro

I genitori della scuola elementare di Foligno hanno mosso nuove accuse al maestro Mauro Bocci. Il legale dell'insegnante: "Difetto di comunicazione".

Emergono nuovi episodi di discriminazione che sarebbero stati messi in atto da Mauro Bocci, il maestro di Foligno accusato di aver rivolto commenti razzisti a due alunni di origine nigeriana. Repubblica ha riportato le accuse mosse da diversi genitori della medesima scuola elementare in provincia di Perugia. Tutti gli episodi riportati non sono ancora stati sottoposti a verifica da parte degli inquirenti. Un genitore di un alunno della classe quinta ha raccontato che “più di una volta ha deciso di impedire ai bambini di andare in bagno e alcuni di loro se la sono fatta addosso. A quell’età è un’umiliazione insopportabile”.

Foligno, le nuove accuse dei genitori

In un’altra classe del quinto anno, il maestro avrebbe mostrato agli alunni un film sulla Shoah. Ma, secondo un altro genitore, “invece di scegliere immagini adatte a bambini delle elementari avrebbe scelto un film o un documentario tremendo. Non siamo riusciti a capire cosa fosse, dal racconto dei bambini, ma lui a un certo punto è uscito dalla classe e li ha lasciati lì con quelle immagini che loro non potevano capire. C’erano bambini e adulti completamente nudi, qualche maschietto ha cominciato a ridere e a toccare le bambine dicendo: ‘Eh, guarda, le tette!'”.

L’avvocato Silvia Tomassoni, madre di un’alunna della scuola e rappresentante legale della famiglia dei bimbi nigeriani, ha depositato un esposto presso la Procura di Spoleto. Nel documento, però, non sarebbero contenuti gli episodi riportati dagli altri genitori, sebbene la donna abbia raccontato di esserne stata lei stessa personalmente a conoscenza.

La difesa del maestro

L’avvocato dell’insegnante, ai microfoni di Umbria24, ha raccontato che il suo cliente “si è sentito male a causa delle pressioni che sta subendo in queste ore per il clamore mediatico di una vicenda travisata“. Secondo il legale, si è trattato di un semplice “difetto di comunicazione. Le sue intenzioni erano diametralmente opposte alle accuse di razzismo. È il suo profilo a dirlo. È un padre di due bambini, ha anche una nipotina adottata di altra nazionalità e una certa sensibilità proprio verso i temi che riguardano la sfera umana”. Il maestro, ha continuato l’avvocato, voleva solo “condividere con i ragazzi l’indignazione che i bambini stessi hanno espresso”.

Una versione dei fatti che, però, sembra essere stata smentita dagli stessi alunni. “Ma questo cosa dice, mamma? È matto?“, sarebbe stato il commento di una bambina dopo aver ascoltato le dichiarazioni dell’insegnante a proposito di un “esperimento sociale”.

Sui social, nel frattempo, il maestro ha tentato di togliere dai propri profili i vecchi post più razzisti e volgari. Fino alla decisione, la sera del 22 febbraio, di eliminare la proprio bacheca Facebook.