> > Gay respinti dal locale: "Entrano solo coppie etero"

Gay respinti dal locale: "Entrano solo coppie etero"

gay respinti locale etero

Roma, una coppia gay si è vista negare l'ingresso ad un locale etero. Il proprietario nega che alla base del rifiuto ci sia discriminazione.

Doveva essere una serata piacevole, da trascorrere al ‘Vinile’, storico locale romano, situato in via Giuseppe Libetta, zona Ostiense, ma invece non è andata così. Giovanni Marino, impiegato delle Poste, e il suo compagno non sono riusciti ad accedere al locale in quanto coppia omosessuale.

Vogliono le scuse

“Nel 2019 essere respinti in quanto coppia gay ci pare un’assurdità — dice Marino — non eravamo lì per provocare ma per bere una cosa in pace. E invece…”. E aggiunge: “Non eravamo lì in abbigliamento frou frou o trasgressivo, ognuno ha la sua sensibilità, ma ci ha colpito molto l’atteggiamento ostile da parte del buttafuori”. La coppia starebbe considerando l’ipotesi di denunciare i titolari del club per discriminazione, anche se al momento non è questa la loro intenzione: “L’unica cosa che ci aspettiamo — dicono — sono le loro scuse”.

Il buttafuori in questione, inizialmente, avrebbe motivato la scelta di non far entrare la coppia all’interno del locale dicendo che l’ingresso sia da sempre riservato a uomini accompagnati da una donna. Solo in un secondo momento, il responsabile della security avrebbe spiegato loro che era possibile accedere solo a coppie eterosessuali.

Il proprietario respinge le accuse

Edoardo Marchese, il proprietario del Vinile, respinge le accuse della coppia. Marchese sottolinea come, dietro al loro mancato ingresso al locale non ci sarebbero motivi di discriminazione. “Non c’è nessuna direttiva in questo senso. Nell’altro locale organizziamo spesso serate gay e tra i miei dipendenti ci sono tanti ragazzi omosessuali. Mi sembra strano che possa essere successa una cosa del genere”, ha spiegato. Marchese poi continua confermando la selezione all’ingresso: “è vero che viene fatta selezione all’ingresso e che c’è un tentativo di rendere omogeneo il numero di uomini e donne, ma tale selezione non viene fatta sulla base dell’aspetto fisico o delle preferenze sessuali”.