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Ancona, sorelle baby prostitute: in cambio soldi e regali

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Sorelle costrette ad avere rapporti sessuali con uomini ultrasessantenni. Genitori accusati di prostituzione minorile.

Le due sorelle, che all’epoca avevano 14 e 16 anni, sarebbero state costrette ad avere rapporti con uomini ultrasessantenni. I genitori, in cambio, promettevano loro somme di denaro, dai 20 ai 50 euro, o ricariche telefoniche. Ora mamma e papà, insieme ad altre 6 persone, dovranno rispondere dei fatti in tribunale. Le due ragazze, oggi maggiorenni, vivono ospiti di una struttura di accoglienza e si sono costituite parti civili nell’udienza preliminare del processo.

Prostituzione minorile

I genitori costringevano le due figlie minorenni ad avere rapporti sessuali con uomini ultrasessantenni in cambio di soldi e regali. Nel caso sono coinvolte otto persone, tutte accusate di prostituzione minorile e violenza sessuale. Padre e madre devono inoltre rispondere di maltrattamenti in famiglia per aver fatto mancare alle figlie le condizioni igienico sanitarie e una corretta educazione, causando loro sofferenze fisiche e morali.

La richiesta di risarcimento

Le parti civili hanno avanzato una richiesta di risarcimento danni di 380 mila euro agli imputati. L’udienza è fissata per il 9 maggio 2019, ma i fatti risalgono al 2015. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Urbino e sono iniziate a seguito di una segnalazione. Gli inquirenti hanno quindi installato delle cimici per le intercettazioni ambientali e telefoniche e hanno accusato 8 persone. Due degli imputati sostengono di essere stati a loro volta adescati e di non aver mai avuto alcuna intenzione di approfittare delle ragazze. Il padre delle due sorelle risulta irreperibile.