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Dimesso dopo un'operazione al cuore, muore in auto davanti al figlio

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La vittima, un uomo di 81 anni, è stato colto da malore. Era stato appena dimesso dall’ospedale di Ancona dopo un intervento chirurgico al cuore.

È morto in auto pochi minuti dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Ancona, dove era stato ricoverato per un intervento al cuore. L’uomo, un pensionato di 81 anni, residente a Mondavio, in provincia di Pesaro Urbino, si trovava sul sedile del passeggero quando è stato colto da un malore improvviso. Inutili le manovre di soccorso dei sanitari del 118: il cuore di Nello Carbonari, questo il nome dell’anziano, ha smesso di battere a bordo dell’auto del figlio, all’altezza della rotatoria davanti al casello autostradale di Ancona Nord.

Muore davanti al figlio

A quanto ricostruito, Carbonari aveva subito un intervento per una sostituzione valvolare nel reparto di cardiologia del presidio “Lancisi” all’ospedale Torrette di Ancona. L’uomo era rimasto ricoverato nel reparto del cardiologico per alcuni giorni, tra fase pre e post-operatoria. Come riporta il Resto del Carlino, molti dettagli sulla storia sanitaria dell’uomo non sono stati resi noti. Quanto è certo è che lo stretto intervallo di tempo intercorso tra le sue dimissioni dall’ospedale e la sua morte, hanno fatto sopraggiungere diversi dubbi. Stando al racconto dei soccorritori, pochi istanti prima di morire, l’anziano avrebbe accusato un forte dolore al petto e si sarebbe poi accasciato senza più riprendere conoscenza. Il tutto davanti agli occhi atterriti del figlio.

L’intevento

Le moderne tecnologie interventistiche hanno reso la sostituzione delle valvole un’operazione relativamente semplice, di routine se così si vuole definire. Eppure qualche rischio legato all’intervento e alla possibilità di rigetto resta sempre da tenere in considerazione. Al momento restano da chiarire le cause del malessere letale che ha colpito il pensionato, tuttavia non è da escludere che possa essere legato proprio a quel recente ricovero ospedaliero. Ora la vicenda dovrà essere vagliata con grande attenzione da famigliari della vittima e responsabili di reparto, allo scopo di accertare (o escludere) eventuali responsabilità del fatale arresto cardiaco.