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Napoli, ospedale Cardarelli: 3 anni di attesa per rimozione tumore

Cardarelli

Un paziente nel 2015 si mette in lista d'attesa per l'esportazione di un tumore alla prostata. Il Cardarelli lo richiama solo nel 2019.

In Campania ad un paziente viene diagnosticato un tumore alla prostata. L’ospedale Cardarelli di Napoli lo richiama per effettuare l’operazione solo dopo tre anni. Quando il paziente, che probabilmente nel frattempo si è fatto rimuovere il cancro in un altro nosocomio (forse di un’altra Regione), si lamenta per tale ritardo l’operatrice del Cardarelli stacca la comunicazione. Una situazione denunciata dalla consigliera regionale 5 Stelle Valeria Ciarambino, che chiede la pronta attivazione del nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa, varato dal ministro della Salute Giulia Grillo.

Tre anni per rimuovere un tumore

“Un caso gravissimo, accaduto al Cardarelli e denunciato dall’associazione Assotutela, ma che è purtroppo soltanto uno dei tantissimi episodi che definiscono la vergognosa gestione delle liste d’attesa in Campania” denuncia su Facebook la consigliera regionale Valeria Ciarambino, del MoVimento 5 Stelle. Ciarambino racconta infatti che “nel 2015 un paziente si prenota per un intervento di rimozione di un tumore alla prostata e dopo tre anni un’operatrice lo contatta per chiedergli se è ancora ‘interessato'”.

“Al danno, si aggiunga anche la beffa subita da questo cittadino che, dopo aver visto calpestare i suoi diritti, di fronte alle sue legittime rimostranze si è sentito staccare la comunicazione dall’operatrice” sottolinea inoltre la consigliera. Per questo motivo Ciarambino annuncia che nei prossimi giorni inoltrerà “una segnalazione al Cardarelli per chieder conto di questa vicenda assurda e per capire se e quanti altri casi di questo genere si siano verificati”.

Attivare Piano liste d’attesa

La pentastellata chiede quindi che di dare attuazione in Campania “al nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa approvato nei giorni scorsi dal ministro Grillo”. Il provvedimento prevede che ogni Regione dovrà adottare tale piano entro 60 giorni.

Anche su questo la consigliera ha presentato “una mozione che andrà in aula al prossimo Consiglio”. “A causa dei tempi biblici delle liste di attesa, – ricorda infatti – la Campania paga 300 milioni l’anno di emigrazione sanitaria“. “Queste risorse potranno finanziare azioni di miglioramento della qualità dell’assistenza” conclude quindi Ciarambino.