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Piombino, chiesto ergastolo per l'infermiera killer

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Ergastolo: questa la pena richiesta all'infermiera killer Fausta Bonino, accusata di aver ucciso 10 pazienti tra il 2014 e il 2015.

Fausta Bonino è l’infermiera 57enne sospettata di aver ucciso 10 pazienti durante la loro degenza al reparto di anestesia e rianimazione, presso l’ospedale Villamarina di Piombino, il nosocomio dove lavorava la donna. Fu arrestata il 30 Marzo 2016 con l’accusa di omicidio volontario plurimo. Le morti risalgono tra gli anni 2014 e 2015.

Il pm Massimo Mannucci ha emesso la pena richiesta per le accuse: ergastolo. All’uscita dal tribunale la Bonino ha dichiarato: “Io l’unica cosa che posso dire è che non ho fatto nulla”. E ancora: “Sono cose che non ho mai fatto, è stata dura ascoltarlo. Io mi sono sempre comportata bene, è impossibile che sia finita in questo incubo”.

Accusato anche il primario del reparto di rianimazione

L’accusa ritiene che le morti siano state causate dalla Bonino attraverso un utilizzo “deliberato e fuori dalle terapie prescritte”, di eparina. L’eparina è un farmaco anticoagulante che se assunto in grandi quantità può causare la morte per improvvise emorragie. La vicenda ha colpito anche il primario del reparto di rianimazione dell’ospedale di Piombino, Michele Casalis, accusato dal gup di Livorno di omicidio colposo plurimo. Negligenza, imperizia e violazione dei protocolli terapeutici sono i capi d’accusa a suo carico.

Gli avvocati di Fausta Bonino erano consapevoli delle richieste del pubblico ministero e dichiarano che: “È successo quello che ci aspettavamo – ha commentato l’avvocato Cesarina Barghini – ma noi abbiamo i margini per rispondere”. Il 22 Marzo 2019 avrà luogo l’arringa della difesa; il 5 aprile ci sarà l’udienza per le eventuali repliche e la prima sentenza.