> > Chitarrista si butta dal ponte: “Fuori dal giro non mi fanno suonare”

Chitarrista si butta dal ponte: “Fuori dal giro non mi fanno suonare”

Lanzo

"Non ho più un posto dove andare. Confido negli assistenti sociali", scriveva su Facebook Massimo Arminchiardi. Il 56enne si è buttato da un ponte

La difficoltà di farsi strada nel mondo della musica, di ottenere i riconoscimenti desiderati e meritati. Quindi, la caduta precipitosa nel baratro della depressione. E’ questo ciò che è accaduto a Massimo Arminchiardi, che a 56 anni ha deciso di farla finita gettandosi da un ponte. E’ successo a Lanzo, nei pressi di Torino.

Il suicidio del chitarrista

“Non ho più un posto dove andare. Confido negli assistenti sociali. Spero mi trovino un mini appartamento dove poter vivere, in alternativa si parla di un’altra struttura tipo comunità”, scriveva su Facebook il chitarrista. Quindi faceva sapere: “Ma io fisicamente sto bene, non posso passare la mia vita da una struttura all’altra. Così vuol dire morire per me. Io voglio tornare a suonare“. Massimo Arminchiardi, infatti, si era rivolto a una clinica della zona, dove era stato ricoverato, fa sapere La Stampa. Il musicista era noto per la sua bravura e la sua passione per la chitarra. Ma Massimo stava chiedendo a gran voce un aiuto. Così, lunedì 4 marzo, ha deciso di farla finita. Stava camminando per Lanzo quando, passeggiando sul ponte della centrale via Roma che attraversa il torrente Tesso, con uno scatto, ha scavalcato il parapetto e si è lanciato nel vuoto.

La Stampa fa sapere che l’uomo sarebbe precipitato per una decina di metri, finendo nel torrente sottostante, dove, in questo periodo, scorre un filo d’acqua. Tutta la scena è stata vista da una pattuglia dei carabinieri del paese della provincia di Torino. Scesi dalla gazzella, e dopo aver sradicato una grata in ferro che concede l’accesso al fiume, i due militari, comandati dal maresciallo Giulio Perotti, hanno raggiunto Arminchiardi.

I soccorsi

Immediato l’intervento dei soccorsi. L’uomo, ricorda sempre La Stampa, era immobile, adagiato sulle pietre, ed è sempre rimasto cosciente. I medici e gli infermieri del 118 lo hanno stabilizzato prima di trasportarlo con l’eliambulanza. Ma Max, come lo conoscevano tutti gli amici, non ce l’ha fatta ed è morto dopo alcune ore in ospedale per le diverse fratture e le lesioni interne.

Massimo Arminchiardi era un virtuoso della chitarra. Stava passando un brutto periodo. Era molto conosciuto anche perché, diversi anni fa, aveva suonato al seguito di Joy Tempest e degli Europe in giro per il mondo e aveva anche accompagnato Alexia al Festival di Sanremo, fondando poi una scuola di musica per ragazzi a San Carlo Canavese.