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Prato, accusato di violenza sessuale: prete condannato a 4 anni

don paolo

Un sacerdote è stato condannato dal Tribunale di Prato per violenza sessuale su una minore. Fu sorpreso in auto con una bimba di 10 anni.

E’ stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione don Paolo Glaentzer, accusato di violenza sessuale su una bambina di 10 anni. Il parroco era infatti stato sorpreso in macchina in compagnia della piccola. Il giudice ha stabilito anche un risarcimento di 50mila euro per la minore, ma non per i genitori. L’avvocato del religioso, che ha lasciato l’aula del tribunale prima della lettura della sentenza, non ha rilasciato dichiarazioni.

I fatti

Don Paolo, che prestava servizio presso la chiesa di San Rufignano a Sommaia di Calenzano (Firenze), fu sorpreso da un passante, di sera, in macchina insieme alla bambina. L’uomo si allarmò subito e ci fu una discussione tra i due che si risolse con l’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri. L’arresto risale al 23 luglio 2018, giorno in cui sono avvenuti i fatti, e il prelato è stato messo agli arresti domiciliari fino al giorno dell’udienza.

Dalle indagini non sono emersi altri casi di violenza su minori in cui potesse essere coinvolto il prete. Don Paolo, durante l’interrogatorio con il Gip, ha però riferito di altri 3/4 episodi con la stessa bambina, per poi difendersi: “credevo che la ragazza avesse 14/15 anni”. La Diocesi di Firenze si è costituita parte civile nel processo e il legale rappresentante ha riferito che “è la prima circostanza in cui un’arcidiocesi si costituisce parte civile contro un suo prelato”. “Si tratta di un segnale di presa di coscienza della Chiesa sulla pedofilia” ha detto il procuratore capo, Giuseppe Nicolosi.

La famiglia della bambina

Sin dall’inizio della vicenda, i riflettori sono stati puntati sul contesto famigliare in cui la piccola viveva. Sono emersi infatti gravi disagi e problemi economici che hanno spinto i servizi sociali a chiedere l’allontanamento dei figli per “incapacità genitoriale”. Nel gennaio 2018, dopo aver riottenuto l’affidamento, c’era stata una nuova richiesta di allontanamento. Al momento dei fatti che hanno coinvolto la bambina e don Paolo Glaentzer, la richiesta era al vaglio del tribunale dei minori. Il padre della bambina ha affermato di non essersi mai accorto che il sacerdote avesse molestato la figlia.