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Mamma non paga la mensa, niente scuolabus per il figlio disabile

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Una mamma ha denunciato il Comune di Vauda Canavese, nel torinese, perché si era vista rifiutare il servizio di scuolabus per il figlio disabile.

Sembra che la vicenda sia in via di risoluzione ma per arrivare a questo punto una mamma è stata costretta a rivolgersi ai carabinieri, presentando una denuncia contro l’amministrazione di Vauda Canavese, Comune con meno di 2mila abitanti in provincia di Torino. La donna aveva fatto richiesta del servizio scuolabus per il figlio disabile che deve frequentare le medie a San Carlo. Il Comune però le ha risposto che prima avrebbe dovuto saldare le rate non ancora pagate della mensa.

Indietro con le rate della mensa

Il 12enne è affetto da una sindrome rara, ed ha bisogno di un accompagnatore. “Da settembre mi sono aggiustata con la mia auto ma poi si è rotta e ora sto tenendo a casa mio figlio da scuola da tre settimane” spiega la mamma, come riporta repubblica.it.

Se il ragazzino continua ad assentarsi dalle lezioni, però, rischia di perdere l’anno. Da qui la richiesta di assistenza al Comune di Vauda Canavese. “La signora ci aveva chiesto di accedere al servizio scuolabus senza fare cenno alla disabilità del figlio. Per avere diritto allo scuolabus è necessario essere in regola con i pagamenti passati. Per questo dagli uffici comunali ha ricevuto quella risposta” precisa il sindaco Alessandro Fiorio.

La replica della mamma

“Sono una mamma con quattro bambini malati e seguita dai servizi sociali. Mi chiedo come il Comune possa affermare di non aver avuto presente la mia situazione prima che io presentassi domanda” puntualizza invece la donna. “Se ho compilato la domanda per lo scuolabus e non per un trasporto disabili è soltanto perchè in Comune mi hanno detto che il modulo non era disponibile“, conclude.

Per fortuna però sembra che la vicenda sia in via di risoluzione. “Nel momento in cui ci è stato spiegato che alla signora serviva un trasporto diverso, abbiamo chiesto la documentazione che spiegasse le condizioni del ragazzo e ci siamo attivati con l’Asl per risolvere il problema. – chiarisce infine il primo cittadino – Proprio ieri (6 marzo 2019, ndr) ci hanno risposto che, se c’è un accompagnatore, lo studente può usare il servizio scuolabus senza bisogno di altri mezzi”.