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Milano, il carnevale dei piccoli ricoverati al Niguarda

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I bambini sono stati travestiti in occasione del carnevale. E' questa la sorpresa per i genitori dei neonati ricoverati al Niguarda.

All’ospedale Niguarda di Milano i neonati combattono ogni giorno per la vita. E’ proprio qui che, prendendo spunto da un’iniziativa di un centro americano, i bimbi ricoverati hanno indossato i panni dei supereroi. Una coccinella, Captain America, un’ape e persino Batman. Sono questi i piccoli guerrieri ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Niguarda di Milano. Le mamme: “Un modo per dimenticare per un attimo dove sei”.

Una sorpresa per i genitori

“L’idea – ha spiegato il direttore nella Neonatologia, Stefano Martinelli – è nata dalla sensibilità di infermieri e medici del reparto, in collaborazione con l’Associazione amici della Neonatologia dell’ospedale Niguarda, per fare una sorpresa ai genitori di questi piccoli guerrieri, e alleggerire i momenti difficili che stanno attraversando”. Una delle infermiere ha quindi spiegato che lo spunto è arrivato dai social: “In America i professionisti di un reparto di terapia intensiva neonatale avevano pubblicato, in occasione di Halloween, le foto dei bimbi vestiti da supereroi o da giocatori di baseball. L’iniziativa ci è sembrata così bella da volerla replicare”.

I costumi sono stati realizzati da un’artigiana che realizza prodotti per l’infanzia. “Ci aveva già dato una mano a Natale per decorare le incubatrici. Quando le abbiamo parlato di questa iniziativa si è subito messa all’opera per realizzare 30 costumini in un tessuto adatto alla terapia intensiva“, hanno spiegato dal reparto.

“Un attimo per dimenticare”

La mamma di uno dei piccoli ricoverati ha detto: “Improvvisamente ti trovi catapultata in uno spazio che non conosci e che un pò ti spaventa. Una lunga fila di monitor con tutti quei numeri, bip e suoni che non sai come interpretare. Mille fili, tubicini e cerotti. Poter trascorrere questi momenti di “normalità” ti aiuta per un attimo a dimenticare dove ti trovi”.