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Puglia, scoperta la prima barriera corallina in Italia

barriera corallina

E' sempre stata lì ma nessuno se n'era mai accorto. Al largo di Monopoli scoperta infatti una barriera corallina, con peculiarità tutte nostrane.

Scoperta a nord di Monopoli, in Puglia, la prima barriera corallina in Italia. Ha colori meno vivaci perché non cresce in acque superficiali e illuminate ma in quelle profonde, attorno ai 50 metri. Il professor Giuseppe Corriero spiega che “quello sotto i quaranta metri è un ambiente marino pressoché inesplorato”. Non escluse quindi altre importanti scoperte nel prossimo futuro.

Barriera corallina italiana

“È la prima volta che nel Mediterraneo se ne scopre una, modificata da madrepore, con caratteristiche molto simili alle barriere coralline di memoria equatoriale. Questo tipo di comunità marina negli oceani di tutto il mondo è stato osservato soltanto in un altro caso: nel mar Rosso a 200 metri di profondità” sottolinea entusiasta professor Giuseppe Corriero, direttore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, come riporta lagazzettadelmezzogiorno.it.

Nel mare a nord di Monopoli, in Puglia, è stata infatti scoperta una barriera corallina. “Nella carriera di un ricercatore una fortuna del genere capita una sola volta” ammette Corriero. La barriera corallina pugliese si trova ad una profondità di 40-55 metri e anche se attualmente è stata individuata solo in una porzione di mare non è escluso che in realtà si estenda a macchia di leopardo in una zona molto più ampia.

La sua peculiarità infatti è che non cresce in acque superficiali e ben illuminate. “Le madrepore – spiega il ricercatore – costruiscono queste strutture imponenti di carbonato di calcio in assenza di alghe”. Di conseguenza anche i colori, dall’arancione al rosso al viola, sono meno vivaci di quelle che si trovano per esempio alle Maldive o in Australia.

“E’ sempre stata lì”

Ovviamente la barriera corallina non si è formata dal giorno alla notte. “E’ questo l’aspetto paradossale, ce l’avevamo davanti agli occhi e non l’abbiamo mai vista” confessa il ricercatore. Il primo indizio che anche l’Italia aveva una sua barriera corallina è spuntato nel 2016.

A quel punto, quando è stato notato “qualcosa di strano” sono stati attivati subacquei specializzati e utilizzate attrezzature robotiche ad hoc. “Sembrerà strano, ma quello sotto i quaranta metri è un ambiente marino pressoché inesplorato” confida infatti il professor Corriero, lasciando aperta la porta a nuove importanti scoperte.